MINNIE |
Minnie è la storia di un cane: una cagnetta intelligente, abbandonata sulle colline del Monferrato, accolta in una famiglia che la riempie di amore e di affetto. Ritorna uno dei primi libri dí Maria Tarditi, da anni in t rovabile. Un piccolo, insolito gioiello: la vita raminga, la quotidíanità familiare, la malattia, la morte attraverso gli occhi di un animale destinato a cercare tartufi, e che invece diventerà un dolce, fedele, simpatico cane d'appartamento. Un romanzo per così dire in prima persona, dove la vita degli uomini è raccontata dal punto di vista di un essere a quattro zampe che gioisce e soffre con loro, e dove tutto potrebbe essere profondamente, disperatamente vero. Io ero contenta che nessuno mi avesse presa ancora, quando già da un bel po' di tempo tutti i miei fratelli se n'erano andati. Non sapevo che il privilegio di rimanere più a lungo con la mamma era dovuto al mio corpicino gracile, alle zampe troppo sottili, e alle macchie mal messe sul muso. Mi sentivo fortunata, perché avevo il tempo per imparare tutto ciò che un bravo cane deve sapere. Il sole si sta levando. È già caldo, ma ancora buono. I pini del giardino ne bevono la luce e il calore. Profumano di gioia. Cerco i soliti odori. È passato il dobermann, da poco. È passata la pezzata stronza che mí odia e mi insulta in tutti i toni ogni volta che mi incontra... Ecco l'odore del lupo magro lagnavo, che sta di casa al primo piano, sotto di noi... |
17 Luglio 2000 Stamattina i padroni si sono svegliati prima di me. Tutti e due. Succede di rado, ma, quando succede, per il povero cane è una giornata grama. Significa "clausura". Voglio sperare che almeno mi portino fuori a fare il giretto. Chiamo? Ma no. Non ancora. So benissimo che non dimenticano i loro doveri. Non li hanno mai dimenticati. Mai mai mai... Ho dei bravi padroni, io. Più bravi non si può. Sono un cane fortunato, da quando mi hanno presa. Prima... eh, beh... Prima ho passato le mie. Vorrei averle dimenticate... Ma non ci sono riuscita. Non ci riuscirò mai. Un bravo cane non dimentica niente, né il bene né il male. E io sono un bravo cane. Non per vantarmi, ma io sono "nata bene", come si dice. La mia mamma era la Beba del Bricco, la più famosa "trifulera" della zona. Il suo padrone era Fredo, esperto e invidiato "trifulàu". La cascina di Fredo era in mezzo alle vigne, sulle colline fra Nizza e Canelli. Bella cascina. Con l'aia grande, piena di sole e di galline. Con il portico ben riparato, dove la cuccia del cane stava al caldo d'inverno e al fresco d'estate. Con l'odore dell'uva e del vino tutto intorno. Il più bello, poi, era la cancellata che la chiudeva: solida, dipinta di verde. Aiutava la mamma a fare la guardia: teneva fuori i forestieri e i malintenzionati. Sicuro: faceva anche la guardia, la Beba. E che guardia! Non passava una mosca davanti al cancello senza che la segnalasse... Era bella, la mia mamma. Grande, snella, forte, bianca, con piccole rade macchie nere. [..] |
|
|
©1999-2024 Tutti i diritti riservati Via Brofferio, 80 14100 Asti - Piemonte - ITALY Cell +39 3490876581 Spedizioni corriere espresso in Italia e in tutto il mondo Riceviamo in sede su appuntamento P.IVA 01172300053 - Cod.Fisc. BSSVCN50C23B425R - REA AT-93224 ebussi50@gmail.com |