Questo libro approfondisce la storia di Andrea Bianchi detto il Vespino, un artista milanese del XVII secolo che rischiava di essere dimenticato, di cui fino ad oggi nessuno aveva mai scritto.
Una vera e propria ricerca che parte dai luoghi segreti di Milano, dalla chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore a quelle di San Vito al Pasquirolo e San Bernardino alle Ossa, per dare nuova vita a un personaggio di Milano tutto da scoprire...
INTRODUZIONE
Questo piccolo libro nasce dall'appassionato amore per la mia città, Milano e per l'arte. Casualmente mi sono imbattuta in queste tele e poiché nessuno ha mai scritto nulla su di esse, ho deciso di imbattermi in questa avventura. Avventura che mi ha coinvolto in un problema davvero interessante, dei primi tre decenni del Cinquecento e alla riscoperta di un'artista trascurato. Innanzitutto aver avuto l'onore di trattare di un pittore e di un'opera cui nessuno si era largamente addentrato, mi ha fatto entrare nel mondo della ricerca. Ho attinto a fonti di conoscenza che lentamente, mi hanno fatto scorgere chi fosse il mio pittore, la sua storia, la sua tecnica e le sue caratteristiche. É come se improvvisamente, mi fossi ritrovata nella Milano del XVII secolo, attingendo a chiese e autori di questo secolo, mi sono immersa nell'ambito delle committenze e dei gusti milanesi del periodo. Questo mi ha sicuramente dato la possibilità di conoscere meglio la mia città e i tesori in essa custoditi, come le biblioteche Trivulziana e Ambrosiana.
Nella prima parte dell'elaborato, mi sono occupata della chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore, addentrandomi nella storia decorativa della chiesa, nella quale nell'arco del Cinquecento, si intrecciano testimonianze storiche, avvenimenti culturali, personaggi e pittori a Milano.
Il secondo capitolo è stato, invece, interamente dedicato ad Andrea Bianchi detto il Vespino e ha comportato la raccolta di notizie biografiche e l'analisi delle sue opere; in conclusione posso affermare che Andrea Bianchi detto il Vespino fu un pittore milanese di formazione morazzoniana, che entrò a servizio del Cardinale Federico Borromeo, dopo un soggiorno romano avvenuto sicuramente prima del 1616, poiché portatore a Milano di nuove istanze pittoriche, assimilate a Roma: il moderno e accurato naturalismo caravaggesco, già visibile nelle prime opere documentate del 1616. Anche se il nostro pittore ha eseguito prevalentemente copie per il Cardinale Federico Borromeo in esse è già riconoscibile il suo stile improntato all'uso di una materia pittorica brunita, che lascia trasparire l'imprimitura del fondo.
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INDICE
Introduzione
Primo capitolo
La decorazione in San Maurizio al Monastero Maggiore
1.1 I tre cicli pittorici: dalla cultura sforzesca all'età borromaica
1.2 Le ultime commissioni
1.3 La riforma di Carlo Borromco in San Maurizio
Secondo capitolo
Le tele seicentesche nella controfacciata
2.1 Indagini verso una probabile attribuzione: Andrea Bianchi detto il Vespino
2.2 Esercizi di lettura:
un'analisi delle opere sicure del Vespino
2.3 Le tele seicentesche: scheda scientifica
Didascalie immagini
Bibliografia |
Cristina Dorsini
MILANO SEGRETI E MERAVIGLIE NELL'ARTE
editore HERMATENA
edizione 2013
pagine 96
formato 14,5x20,5
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
12.00 €
7.90 €
ISBN : 978-88-97371-28-1
EAN : 9788897371281
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