EDIZIONE
BILINGUE
INGLESE
ITALIANO
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PRESENTAZIONE
Sono convinto che compito di una azienda vitivinicola di qualità come la nostra sia anche quello di raccontare le sue origini e la sua storia, testimoniando il territorio in cui opera. Non solo esprimendone le migliori potenzialità attraverso i vini, ma illustrandone il paesaggio, la storia, le tradizioni. Un ruolo importante, di custodia della memoria e di testimonianza della cultura materiale. Con questo intento, da più di dieci anni lavoriamo alla creazione di un archivio fotografico del lavoro vitivinicolo.
Abbiamo cominciato nel 1997 con «Beica! Un anno in vigna». Per un anno intero un fotografo accompagnò i lavori in vigna e in cantina. Ne sortì un diario per immagini che attraversa le stagioni, raccontando i cicli della natura e le fatiche degli uomini. Seguì un concorso realizzato in collaborazione con il Premio Grinzane Cavour, in occasione del quale furono premiate le più belle immagini di vigna e vino. Infine, dal 1998 al 2007, al momento della vendemmia chiamammo ogni anno un grande fotografo a La Court, a registrare, ognuno con il suo punto di vista e il suo gusto, il gesto finale di un anno di lavoro sulla terra.
Ora questa collana di libri - «semidivite» - che vuole essere, dopo la realizzazione del parco artistico Orme su La Court, il tassello ulteriore di un impegno che ambisce a portare l'arte sulle nostre colline, tra filari e cascine. E questo volume, che racconta l'ormai lungo percorso della nostra azienda - contestualizzandolo con approfondimenti su epoche, luoghi, personaggi - e la illustra, con immagini dei vigneti dove nascono i nostri vini e di momenti del lavoro agricolo. Per lasciare una traccia, ma anche per indicare una strada.
Michele Chiarlo
IL SAPERE CONTADINO
Ci sono almeno due buoni motivi per i quali accetto volentieri l'invito di Michele di introdurre con queste righe la nuova iniziativa editoriale della sua azienda. Il primo. Chiarlo è stato da sempre al fianco prima di Arcigola e poi di Slow Food, da sempre mostra di condividerne filosofia e intenti, sostenendo con entusiasmo e convinzione il nostro lavoro.
Ricordo in particolare gli inizi, con la prima Convention dei vini piemontesi e il Salone del Gusto, e poi il coinvolgimento nel progetto dell'Università di Scienze Gastronomiche. Michele, e con lui tutto il suo staff, ha creduto nella nostra proposta e lo ha dimostrato con i fatti. In secondo luogo, ma non meno importante, penso che il lavoro che avete fra le mani sia un'operazione assolutamente apprezzabile, che va nella direzione di quanto Slow Food predica fin dalla fondazione e che oggi ci pare sempre più necessario e urgente: salvaguardare il grande patrimonio di cultura materiale legato al lavoro della terra.
Solo ritornando a conoscere e utilizzare al meglio il sapere (spesso la sapienza) che generazioni di contadini, artigiani, allevatori, pescatori hanno costruito, insieme a un rapporto equilibrato con l'ambiente, l'uomo potrà coltivare una speranza di futuro, senza mai dimenticare il passato.
Creare un archivio fotografico della vigna e del vino e raccontare, come fa
questo libro, la storia di un'azienda di successo, sarà molto utile a tutti coloro che continuano a credere in un ruolo positivo dell'agricoltura nel mondo.
Carlo Petrini
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SOMMARIO
Presentazione
Il sapere contadino
Michele racconta
Il Piemonte contadino a inizio Novecento
Il Moscato ieri e oggi
Alba negli anni Cinquanta-Sessanta
Gli italiani, l'America, il vino
Il Barolo: storia e cru
La Barbera
Il vigneto in Piemonte
Il pranzo di fine vendemmia: la bagna caoda
La cucina piemontese
La Fiera del bue grasso di Carrù
Buoni da bere. buoni da pensare
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MICHELE RACCONTA
editore SEMIDIVITE
edizione 2010
pagine 138
formato 24x29,5
cartonato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine 5 giorni
25.00 €
25.00 €
ISBN : 978-88-7320-238-7
EAN : 9788873202387
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