Il volume si sviluppa attraverso una serie di saggi esemplificativi di una peculiare situazione culturale, progettuale e tecnologica dell'Ottocento a Torino.
Nel seguire l'evolversi del «tipo» mercato coperto nella città di Torino, nel passaggio dai primi semplici modelli strutturali in legno alle grandi coperture metalliche delle Halles di derivazione francese, attraverso stadi intermedi di imponenti fabbriche murarie di tipo tradizionale racchiudenti sistemi misti in ferro e legno, appare chiaro ed innegabile il rapporto dialettico e fecondo che si instaura tra architettura e tecnologia.
L'esame accurato dei disegni costruttivi e dei documenti d'archivio permette di riproporre una porzione di storia della città a volte poco nota o poco leggibile attraverso il velo dell'abitudine e del vissuto quotidiano.
Pochi tra i mercati trattati nel libro esistono ancora, gli altri, come effimere costruzioni figlie di un'architettura del provvisorio, sono stati distrutti, a volte addirittura da chi li aveva fortemente voluti, perché non
più rispondenti alle mutate esigenze cittadine; la conoscenza tuttavia delle loro articolate e spesso complesse logiche costruttive permette di cogliere un messaggio tecnologico il cui riconoscimento evidenzia il segno lasciato sul presente dal costruito storico, ancorché scomparso.
PRESENTAZIONE
Vera Comoli
L'attenzione migliore alle 'cose del passato' è stata richiamata da Anna Maria Zorgno in molti suoi scritti quale carattere distintivo che la tecnologia dell'architettura attuale garantisce: un atteggiamento mentale e operativo che appare sotteso sia nella ricerca, sia nell'insegnamento universitario di Lucetta e che sta alla base di una specifica riconoscibilità scientifica anche dei suoi allievi.
Tale aspetto è documentato in particolare in questo libro in cui il rapporto dialettico tra architettura e tecnologia trova nel tema dei mercati torinesi dell'Ottocento - sviluppato con lucidi riferimenti al milieu culturale europeo - un caso-studio emblematico che gli autori mettono a fuoco attraverso una Medita ricognizione conoscitiva e critica degli esiti architettonici di una particolare tipologia funzionale.
I 'grandi servizi', nel decennio di preparazione all'Unità e nel periodo postunitario nazionale, ricoprono infatti un ruolo determinante nella costruzione di Torino capitale nazionale. La dimensione non solo urbana, ma spesso regionale e statale, che caratterizza tali grandi attrezzature di servizio, centralizzate e di tipo pubblico, misura il senso decisivo di queste inedite costruzioni nella cultura architettonica, tecnologica, urbanistica. Nella città dell'Ottocento infatti, la loro localizzazione non è mai casuale e non è soltanto dipendente da regole di mercato legate alla costruibilità dei terreni; è una localizzazione molto 'progettata', pienamente segnata da un rapporto decisivo tra morfologia urbana e tipologia edilizia. Se con l'Unità d'Italia si era delineato il momento a partire dal quale i singoli stati regionali avevano perseguito la centralizzazione del potere del nuovo stato italiano, già nel Piemonte preunitario era stata avviata una politica di rinnovo amministrativo fertile di iniziative e di risultati, con riferimento costante agli esempi e alle matrici culturali delle coeve realizzazioni francesi, tedesche e inglesi. Si guardava alla Francia anche alla luce dell'amicizia politica con Napoleone III con riferimento. prima. alle idee della prevalenza dell'interesse pubblico sostenuta da Petitti di Roreto, poi alle teorie liberistiche di Cavour.
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INDICE
Presentazione
Vera Comoli
Introduzione
Il Louvre del popolo
Luciano Re
Dai "baracconi" di Amedeo di Castellamonte all'utopia di un grande progetto ottocentesco
Luisa Barosso
Un importante mercato mai costruito. Il Mercato delle Erbe
Perizia
Quaderno degli oneri
Maurizio Lucat
Un banco di vendita. Il Mercato di via Montebello
Maurizio Lucat
La risposta alle esigenze del commercio del vino. Il Mercato di corso San Maurizio
Maurizio Lucat
Un'operazione incerta. Il Mercato di corso Palestro
Silvia Mantovani
Nella tradizione dei grandi mercati ottocenteschi. Piazza Bodoni
Silvia Mantovani
Appunti e immagini sui mercati ottocenteschi di Porta Palazzo
Luisa Barosso
Dalle beccherie al Mattatoio Civico
Maria Ida Cornetti |
MERCATI COPERTI A TORINO
editore CELID
edizione 2000
pagine 148
formato 22x22
brossura
tempo medio evasione ordine 6 giorni
15.50 €
11.70 €
ISBN : 88-7661-404-4
EAN : 9788876614040
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