Un ricettario promosso da ActionAid, un libro per fare del bene che mostra come sia possibile contribuire alla lotta contro la fame nel mondo semplicemente compiendo le giuste scelte ogni giorno: per esempio, acquistando prodotti di stagione, diminuendo il consumo di carne, riutilizzando gli avanzi. Attenendosi a questi principi, volti noti di radio e televisione e alcune tra le food blogger più seguite si sono cimentati ai fornelli per proporre il proprio menu del cuore: piatti della tradizione e della memoria accanto a invenzioni fantasiose e creative per dimostrare che è possibile mangiare bene senza dimenticare la sostenibilità dei nostri gesti quotidiani anche in cucina.
PREFAZIONE
Sono 925 milioni le persone che nel mondo soffrono la fame. Si tratta dell'emergenza più attuale e più di tutte dimenticata. Uomini, donne e bambini a cui è negata la dignità. La fame, infatti, non è una calamità naturale, ma la conseguenza di egoismi, sfruttamenti e indifferenza. ActionAid sin dalla sua fondazione si è sempre impegnata per garantire alle persone il rispetto di questo diritto: siamo convinti che la fame si possa sconfiggere. Per farlo, però, serve l'impegno di tutti: istituzioni e organismi internazionali, imprese e singoli cittadini. Tutti insieme possiamo - e quindi dobbiamo - impegnarci attivamente affinché nel mondo il numero di persone a cui è negato il diritto al cibo si riduca significativamente.
Il nostro è il tempo della globalizzazione, anche nel settore alimentare. Ogni giorno, nella scelta di quello che mangiamo, possiamo cambiare le cose. Scegliere di rispettare la stagionalità del pesce, della frutta e della verdura che compriamo, ridurre il consumo di carne rossa, riscoprire i prodotti locali e biologici significa migliorare non solo il nostro stile di vita, ma contribuire persino alla sostenibilità ambientale, anche a vantaggio delle comunità dei paesi a basso e medio reddito. Pensiamo, ad esempio, allo sfruttamento intensivo del mare che lambisce le coste del Senegal - la cui responsabilità dipende anche dai pescherecci europei che in quelle acque sono alla ricerca di orate e sogliole - e la cui conseguenza più diretta riguarda la popolazione locale. Tale attività provoca una riduzione del pescato con conseguente aumento dei prezzi, che divengono insostenibili per gran parte delle fasce più deboli della popolazione locale. O ancora, pensiamo ai gamberetti allevati nei paesi sudamericani e asiatici, con gravi danni ambientali oltre che sfruttamento della manodopera. Infine, come non ricordare il caso delle piantagioni di banane e di caffè e le condizioni di precariato in cui versano i lavoratori che lì sono impegnati o le difficoltà dei piccoli coltivatori?
Sapere cosa si mangia ed essere a conoscenza di come funziona la filiera alimentare è il primo passo per agire.
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editore GRIBAUDO
edizione 2012
pagine 128
formato 15x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
12.90 €
9.00 €
ISBN : 978-88-580-0774-7
EAN : 9788858007747
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