Dopo più di 110 anni la Fiat cambia pelle. Con la scissione in due società distinte, una per l'auto e l'altra per le rimanenti attività, non si compie soltanto un'operazione finanziaria (tra l'altro richiesta da tempo dai mercati), ma si chiude un ciclo. In prospettiva la famiglia Agnelli è destinata a diluire la propria quota: questo avverrà quando la Chrysler, ormai risanata, sarà fusa con Fiat. D'altra parte è stato lo stesso John Elkann, presidente del gruppo, a dichiarare che è preferibile "essere azionisti più piccoli di una società più grande". Anche se possedere una quota minore non vuol dire diventare necessariamente soci di minoranza.
Quella di una Fiat più internazionale, che insieme con Chrysler punta a diventare uno dei primi produttori di automobili al mondo, è l'unica soluzione possibile per sopravvivere nel mercato globale. Sergio Marchionne, il manager che dal giugno 2004 guida la holding, ne è convinto. Ora il traguardo è vicino, ma il cammino è stato lungo.
Il libro ricostruisce le tappe di questo processo, con rigore ma anche con gusto giornalistico, a partire dalla scomparsa dell'Avvocato Giovanni Agnelli fino al varo del piano industriale che dovrà traghettare l'azienda fino al 2014.
PREFAZIONE
di Mario Deaglio
Fiat. Mamma Fiat. Nemica Fiat. Ha creato moltissimi posti di lavoro. Ha usufruito di sterminati aiuti pubblici. Bisogna aiutarla. Bisogna farle restituire quanto le è stato dato. Inquina. Produce.
Non si può essere neutrali davanti alla Fiat. E al tempo stesso non ha molto senso parlare di "Fiat buona" o di "Fiat cattiva". La Fiat è infatti una componente organica dell'economia e della società italiana, come un braccio o una gamba. È un pezzo di noi ed è quasi un dovere cercare di conoscerla, di capirne i meccanismi. Basti pensare che, nell'ultima (e modesta) ripresa dell'economia italiana, quella del 2006, quando il prodotto lordo italiano crebbe al ritmo, che oggi ci sembra incredibile, dell'1,9%, una quota ragguardevole di quest'aumento (da un quinto a un terzo) è derivato - direttamente o indirettamente - dalla Fiat.
L'effetto di stimolo della domanda del gruppo Fiat sui suoi fornitori è infatti stimabile a oltre quattro volte il suo valore aggiunto; a tutto ciò va ancora aggiunto l'effetto "a valle" (rete distributiva, assicurazioni, credito per acquisti a rate, ecc.). In quell'anno l'aumento del valore aggiunto del gruppo Fiat fu di circa 2 miliardi di euro, per oltre i due terzi realizzato in Italia. Il che significa che lo stimolo complessivo di quest'aumento deve essere stato di 7-8 miliardi, contro una crescita totale italiana di circa 25 miliardi. Questa è l'Italia e questa è la Fiat. Quando la Fiat va bene, oltre un migliaio di aziende e aziendine respirano; quando la Fiat è in trincea, queste aziende e aziendine soffrono e la loro sofferenza economica rischia troppo spesso di tradursi in sofferenza sociale.
Per questo, ciò che succede e succederà alla Fiat è di estrema importanza nel determinare ciò che succede e succederà all'economia italiana. Ed è importante considerare che la Fiat abbia, nel corso degli ultimi anni, cambiato più di quasi tutte le altre imprese del Paese: dalla nomina di Sergio Marchionne, un manager poco più che cinquantenne, dopo il duplice trauma determinato dalla scomparsa di Gianni e di Umberto Agnelli, alla radicale riorganizzazione interna che appunto Marchionne ha operato, all'avventura americana con Chrysler ai progetti di espansione in varie parti del mondo.
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INDICE
Prefazione di Mario Deaglio
Capitolo 1
Verso un impegno minore
1.1 La Fiat dopo gli Agnelli
1.2 E Obama puntò sul Lingotto
Capitolo 2
Dall'Avvocato a Marchionne
2.1 Gennaio 2003, muore Giovanni Agnelli
2.2 Un vertice instabile
2.3 La parentesi Morchio
2.4 I conti in rosso
2.5 Spunta Marchionne
Capitolo 3
Il matrimonio breve con General Motors
3.1 L'eredità di Fresco: GM come alleato
3.2 L'opzione "put" e il divorzio
Capitolo 4
Marchionne e le banche
4.1 il prestito convertendo
4.2 L' equity swap
Capitolo 5
Il rilancio
5.1 I conti della svolta
5.2 L'offensiva sul prodotto
Capitolo 6
Meno Agnelli nella Fiat
6.1 L'alleanza con Chrysler e il no di Opel
6.2 Lo spin-off dell'auto
6.3 Le promesse di Marchionne
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Giacomo Ferrari
MENO AGNELLI, PIU' FIAT
editore DANIELA PIAZZA
edizione 2010
pagine 126
formato 13x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
13.00 €
13.00 €
ISBN : 978-88-7889-248-4
EAN : 9788878892484
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