Aperta alla collaborazione generica di tutti gii appassionati di montagna e di alpinismo, quella che si chiamava Rivista Mensile del CAI continuava, allora come oggi, la sua lunga tradizione nella diffusione della cultura alpinistica. Nata nel 1882, la Rivista Mensile ha attraversato tutto il periodo esplorativo, l'epoca del sesto grado e ben due guerre mondiali, più un dopoguerra affamato di eroismo e di imprese a livello popolare. Gli anni '30 sono stati caratterizzati dall'epoca d'oro del sesto grado e dalla trasposizione delle conoscenze tecniche dell'alpinismo dolomitico a quello occidentale, oltre che dalle prime grandi spedizioni, al Nanga Parbat e al K2. In questo periodo sono state salite tutte le grandi pareti, ivi compresi gli ultimi Tre Problemi delle Alpi. Dieci anni gloriosi, una preziosa ed emozionante doctunentazione, con le firme più prestigiose, quelle di Comici, Soldà, Rudatis, Chabod, Wiessner, Gervasutti e tanti altri.
PRESENTAZIONE
Nei suoi 145 anni di vita la Rivista del Club Alpino Italiano è stata testimone diretta e comunicatrice degli eventi che dall'Unità d'Italia ad oggi hanno fatto la storia dell'alpinismo in Italia, sulle Alpi, sugli Appennini, sulle montagne del mondo.
È questo di per sé un fenomeno editoriale piuttosto raro se non unico, considerata la continuità della pubblicazione e la qualità dei contenuti, mantenutesi nel tempo anche superando momenti drammatici e difficili come i due conflitti mondiali, proprio grazie all'opera appassionata dei soci e delle redazioni che in un'ideale staffetta hanno trasmesso la fiaccola dell'informazione concernente la montagna e l'alpinismo nello spirito di collaborazione volontaristica che da sempre ha costituito la vera anima del Sodalizio. È quindi un patrimonio culturale unico nell'ambito di quel «comunicare la montagna» dovuto principalmente al fatto che la Rivista ha raccolto il meglio della produzione culturale alpinistica - nel senso più ampio del termine - grazie alla competenza e alla cognizione di causa di chi scriveva, acquisita praticando l'alpinismo e approfondendo le conoscenze scientifiche e letterarie direttamente sul «terreno di gioco».
Di questo «meglio» in questo libro viene pubblicato «il meglio degli anni '30» appunto in una scelta di 25 articoli che rispecchiano fedelmente sia il quadro nazionale e internazionale dell'alpinismo - che da una configurazione elitaria si era trasformato in un'attività popolare da un lato, e di esasperata competitività nazionalistica dall'altro, sostenuta soprattutto dai regimi fascista e nazista - sia la condizione della montagna e delle sue genti, oltre al lento ma inevitabile passaggio del Sodalizio all'inquadramento fascista. In tale situazione tuttavia la Rivista, pur recando in copertina il fascio littorio accanto allo stemma del C.A.I., mantenne nei contenuti una notevole autonomia, e di questo va dato merito al presidente Angelo Manaresi che rinnovò la fiducia al redattore Eugenio Ferreri e al Comitato delle Pubblicazioni, composto, come scrisse Nino Daga Demaria nel volume del centenario del C.A.I., da «nomi di provati alpinisti e scienziati, innamorati della montagna e dell'Alpe...» Grazie a tali contributi il livello culturale è elevatissimo e oltre a costituire un interessante punto di vista su quel periodo storico, alcuni articoli sono diventati dei classici della letteratura di montagna, recando nel linguaggio del tempo le motivazioni e le istanze di una società che cercava un riscatto proprio attraverso la montagna.
Perciò meritano a pieno titolo di essere riproposti all'attenzione del pubblico proprio come documento storico e letterario che dà una particolare chiave di lettura degli eventi di quel periodo.
Umberto Martini |
SOMMARIO
PRESENTAZIONE
imprese
1. Mont Maudit (Monte Bianco)
di Lino Binel, Amilcare Crétier e Renato Chabod
2. Alpinismo giuliano
di Emilio Comici
3. Cima della Busazza
di Domenico Rudatis
4. La parete sud del Cervino
di Enzo Benedetti
5. Gran Zebrù
di Hans Brehm
6. La grande palestra dei tedeschi: il Wilder Kaiser
di Alberto Rand Herron
7. Sulla parete nord-est della Torre Winkler
di Sandro Del Torso
8. La parete nord della Grande di Lavaredo
di Giuseppe Dimai
9. Camicie nere sulle Crode
di Arturo Tanesini
10. La corsa alle Jorasses
di Renato Chabod
11. Direttissima al Colle Gnifetti 4454 m
di Ettore Zapparoli
12. Aiguille Noire de Peutérey 3778 m
di Ninì Pietrasanta
13. Al limite del possibile sulla Punta Civetta
di Ernani Faè
14. La prima sulla parete sud-ovest della Marmolada
di Gino Soldà
15. Da una «giornata dell’ala» alla Nord-ovest del Badile
di Vitale Bramani
16. Come vincemmo la parete nord-ovest della Cima Su Alto
di Gigi Vitali
17. La parete sud-sudovest del Picco Gugliermina
di Giusto Gervasutti
18. La seconda spedizione del Club Alpino Americano al K2
di Fritz Wiessner
IDEE
19. Un caso interessante di spopolamento della montagna
di Giovanni Brocca
20. Note per un allenamento psichico in montagna
di Julius Evola
21. Alpinismo puro e chisciottismo
di Eugenio Fasana
22. Del capocordata e del sesto grado
di Mary Varale
23. Lo sci nei suoi precedenti storici e nel suo sviluppo in Italia
di Virgilio Ricci
PERSONAGGI
24. I principi di Piemonte in montagna
di Giovanni Corvetto
25. Mussolini sciatore
di Angelo Manaresi
NOTA DEI CURATORI
Bibliografia
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Alessandro Gogna - Alessandra Raggio
IL MEGLIO DEGLI ANNI '30
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2010
pagine 384
formato 14x21,5
cartonato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
18.50 €
18.50 €
ISBN : 978-88-8068-496-1
EAN : 9788880684961
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