Mettete insieme due autori intelligenti e sensibili, che non si prendono troppo sul serio, e mescolate con cura le loro esperienze, la loro passione e il loro entusiasmo: avrete la ricetta per un viaggio inedito, autorevole e ironico nell'universo gastronomico. tra i piaceri del mangiarbere.
INGREDIENTI
- ricette "del cuore" mutuate da chef e amici più o meno noti
- tante informazioni sulla nostra tradizione culinaria
- approfondimenti su ingredienti e proprietà dei prodotti
- consigli per il vino da abbinare a ogni ricetta
- risate e buonumore a volontà
PROCEDIMENTO: amalgamate con cura gli ingredienti, regolate di sale e pepe, infornate e gustatevi la lettura. Condite con abbondante buonumorè, un pizzico d'ironia, un filo di brio e accompagnate con un bicchiere di bollicine.
PER COMPLETARE: il volume è arricchito dagli interventi di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, e dell'attore e comico Enrico Bertolino, a sottolineare ancora una volta il legame profondo tra CIBO e RISATE: due ingredienti essenziali per il nostro benessere.
Le dosi? MAX QUANTO BASTA!
Dai pranzi dell'infanzia a casa di parenti bizzarri fino ai luoghi di ritrovo dei colleghi del dopoteatro: i racconti sono quelli di Max Pisu, ma la storia è quella di ciascuno di noi, perché, quando si parla di cibo, siamo tutti uguali e dovremmo imparare a divertirci mangiando, anche con la testa.
IL SENSO DEL CIBO
Per chi non si occupa di cibo per mestiere, cosa è il cibo? È una domanda salutare per noi che passiamo le nostre giornate immersi in dinamiche di causa-effetto tra agricoltura, ambiente, salute, mercato, diritti, gusto, sacralità... Serve a ricordarci che il cibo, nella vita quotidiana delle persone, è spesso lontanissimo da tanta consapevolezza. E se il nostro ruolo - di noi associazioni, studiosi, educatori, giornalisti... - è quello di alzare la soglia media della consapevolezza di chi mangia, compra e decide quale tipo di produzioni alimentari sostenere o scoraggiare, non è male che qualcuno ogni tanto ci ricordi cosa è il cibo nella quotidianità delle persone.
Il cibo è routine: bisogna mettere insieme qualcosa da mangiare nelle ore canoniche, colazione pranzo e cena. Ed è diverso se bisogna pensare solo per sé, risolvendo di volta in volta e pagando di persona i prezzi di una eventuale mancata programmazione o di una eventuale scelta avventata, oppure per tutta la famiglia, che arriva a tavola attendendosi qualcosa "di buono" e non va delusa. Ma anche non va avvelenata, e occorre proteggerne sia la salute che il buonumore.
Il cibo è uno sfondo: spesso, quando si mangia, il cibo non è al centro dell'attenzione. C'è la compagnia, il luogo, l'occasione. Un incontro voluto, in una situazione che non lo prevedeva, e allora ci si ferma, ci si dà un appuntamento appena fuori dall'autostrada, e pazienza se è una pizzeria un po' banale, pazienza se c'è la TV a tutto volume. L'importante è la persona con cui ci stiamo incontrando, le cose che lei ci racconta, le cose che abbiamo da dirle.
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SOMMARIO
Voglio un etto di lardo, ma con poco grasso...
In principio era il pane...
C'è mercato e mercato
Il sapore e il sapere delle donne
Un omaggio alle "mie" donne
Montagna quanto basta
Le ricette del povero signor Plutino: poveri noi
La cugina genovese, Marylin
Mangiare al Metafora
Vasilij e gli altri
Afrodisiaco, bello e impossibile
Il mio menu piacione
Addio al celibato e un po' a tutto
La mia amica vegana
il barbecue o l'arte di fare il maiale
Il "dopoteatro" e la fame d'artista
La Joie e le altre
La cucina degli altri e problemi di lingua
Pizzeria "Bella Pechino", alla romana
Amnesia di un'osteria
Frequentando chef e sommelier
Mangiare e bere fra cent'anni
Lettera ai miei figli |
Max Pisu - Carlo Casti
MAX QUANTO BASTA
editore GRIBAUDO
edizione 2013
pagine 224
formato 14,5x20
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
16.00 €
11.90 €
ISBN : 978-88-580-0983-3
EAN : 9788858009833
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