L'Accademia Albertina di Belle Arti da tempo promuove la ricerca storica attraverso la serie di esposizioni nella Pinacoteca Albertina che hanno riproposto alla critica e al pubblico i propri maestri del tardo Ottocento e del primo Novecento — Andrea Gastaldi, Giacomo Grosso fono a Cesare Ferro divenuti anche protagonisti della coeva cultura figurativa nazionale e internazionale. La folta schiera di allievi usciti dall'Albertina senza tornare ad insegnarvi, in particolare dalla Scuola di Pittura di Giacomo Grosso, ha suggerito una serie di approfondimenti paralleli. La mostra Matteo Oliven La formazione, i temi, la fortuna affronta ora una personalità artistica che seppe guadagnare fama e riconoscimenti non soltanto a Torino, ma in molte grandi vetrine: dalle Biennali di Venezia alle esposizioni di Roma, Parigi, Bruxelles, Monaco di Baviera e San Francisco.
Allievo dell'Albertina dal 1896 al 1902, Matteo Olivero presto si distinse tanto da meritare elogi e premi alle rassegne accademiche annuali. Gli insegnamenti tradizionali lo portarono a padroneggiare perfettamente tutte le tecniche pittoriche e a praticare con abilità anche la scultura. Con la sprezzatura caratteristica degli anni in cui Puccini lanciava la Bohème, Olivero tuttavia teneva a ricordare la propria formazione, specialmente dopo aver lasciato Torino per Saluzzo, come quella di uno studente costretto a reprimere l'insofferenza verso le dottrine accademiche. Eppure, i nomi dei maestri erano lo stesso Grosso, Paolo Gaidano, Pier Celestino Gilardi, Leonardo Bistolfi, Andrea Tavernier. I due ultimi costituivano l'eccezione: l'uno per il pathos drammatico e la complessità simbolica dei temi affrontati, l'altro per essere il meno lontano dalla concezione di paesaggio coltivata da Olivero, con spiccata originalità, in seguito alla precoce rinuncia alla tematica sociale. Questa ricerca collettanea — presentata sotto forma di saggi dal taglio innovativo e di una splendida sequenza di immagini esaltate dal talento grafico del Prof. Stefano W. Pasquini —, riscopre anzitutto la formazione di Olivero in Accademia Albertina attraverso l'evidenza dei documenti e l'analisi della composizione dei dipinti, superando le sporadiche e sempre mitizzanti concessioni memorialistiche del pittore. Uno speciale ringraziamento va ai collezionisti che hanno messo a disposizione le opere di loro proprietà con vero spirito di condivisione intellettuale. Esprimiamo l'auspicio di poter un giorno annoverare nella raccolta della nostra Pinacoteca quell'opera di Olivero che, quasi per uno scherzo del destino, ancora manca. Grazie alle Collezioni
Civiche e all'Archivio Storico della Città di Saluzzo le prove giovanili tornano, per questa esposizione temporanea, dove Matteo Olivero le realizzò in anni costruttivi accanto a compagni di corso che seppero lasciare una traccia nella storia dell'arte. Tra loro, il nostro pubblico ha incontrato di recente Bartolomeo Boggio, Venanzio Zolla, Marcello Boglione e, ultimamente, Augusto Cesare Ferrari che compaiono insieme in antiche fotografie riprodotte in catalogo.
Un altro spunto di confronto offerto in questa occasione va a celebrare Saluzzo come luogo di artisti. Città di adozione di Olivero per il suo fascino medievale, l'antica sede marchionale diede i natali al protagonista dell'altra mostra che si può visitare, contemporaneamente a questa, nella Pinacoteca Albertina: Angelo Saglietti. Uno scultore nella Torino di Rubino e Mastroianni.
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SOMMARIO
Saluti istituzionali
Paola Gribaudo Presidente e Salvo Bitonti
Direttore della Accademia Albertina di Belle Arti
Federico Borgna Sindaco e Cristina Clerico
Assessora alla Cultura della Città di Cuneo
Roberto Pignatta Assessore alla Cultura della Città di Saluzzo
+ Cristiano Bodo Vescovo di Saluzzo
Giovanni Enrico Caranzano Sindaco del Comune di Acceglio
Piergiuseppe Zagnoni Presidente della Fondazione Acceglio
Generi e temi nell'opera di Matteo Olivero
Antonio Musiari
SAGGI
"Non fu uno studente modello ma uno studioso modello". La formazione presso l'Accademia Albertina
Antonio Musiari
Volti di Matteo Olivero. Ritratti e autoritratti
Antonio Musiari
Volti di Matteo Olivero. Una maschera da commedia
Floriana Cioccolo
Il Fondo Matteo Olivero nell'Archivio
Storico del Comune di Saluzzo
Roberta Chitarrini
"Per veramente onorare la memoria del povero amico Cav. Olivero". La Pinacoteca a Saluzzo e il monumento ad Acceglio
Giancarla Bertero
"Tratto dall'amicizia di alcune poche famiglie". La consuetudine con i Revelli
Barbara Stabielli
Matteo Olivero a Casa Galimberti
Sandra Viada
Promozione e collezionismo nel carteggio con Alice Galimberti Schanzcr
Lorella Bono
Linguaggi e stile di committenza nelle lettere di Euclide Milano
Floriana Cioccolo
"Voi condurrete me nel vostro avvenire". Luigi Burgo imprenditore e mecenate
Antonio Musiari
Avventure di Matteo Olivero sul mercato minore
Maria Grazia Brondino
Cultura e luoghi della Val Varaita nell'esperienza di Matteo Olivero
Federica Maffioli, Andrea Ruggeri, Francesco Dematteis
Sul confine senza confini. Passeggiate oliveriane in Val Maira
Francesco Revello
OPERE IN MOSTRA
Formazione accademica
Ritratti
Neve, acque e luce
Madri
Il senso del sacro
Luoghi della vita
Autoritratti
Regesto biografico
a cura di Antonio Musiari
Bibliografia ragionata
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a cura di Antonio Musiari
MATTEO OLIVERO
editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2019
pagine 352
formato 21x29,7
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
30.00 €
28.50 €
ISBN : 978-88-8262-281-7
EAN : 9788882622817
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