PREMESSA
La conservazione e la cura delle collezioni museali sono al cuore dell'esistenza del museo e, al tempo stesso, il presupposto della sua funzione sociale, in quanto istituto depositario e gestore di un patrimonio per conto della collettività e responsabile delle condizioni per la migliore fruizione pubblica di tale patrimonio.
Come espresso in apertura delle Linee guida dell'Ambito VI, relativo a Gestione e cura delle collezioni museali, dell'Atto d'indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei (D.M. 10 maggio 2001), gli standard relativi alle collezioni si pongono l'0biettivo di:
- "sintetizzare il patrimonio di principi etici, norme giuridiche e tecniche e prassi nel quale i musei già si riconoscono, in quanto consapevoli della loro comune missione al di là delle singole specificità;
- articolare la sintesi in una griglia applicabile alla valutazione di qualità".
Perché, tuttavia, gli standard adottati a livello regionale siano commisurati alla estrema disparità di situazioni registrate trai musei della regione e indichino obiettivi di qualità ragionevolmente raggiungibili, con modalità graduali, da tutti gli istituti, occorre che gli standard diventino qualcos'altro ancora. Ovvero diventino un indicatore di rotta, una strumento di mediazione che registri i "minimi" oggi esistenti, in diversi casi, quanto alla gestione delle collezioni museali e definisca i passaggi ineludibili per il loro miglioramento, attraverso una progressione di interventi che parta da obiettivi minimi di qualità e al cui termine siano fissati i traguardi ottimali per ogni funzione e operazione.
Non si tratta, quindi, di redigere una lista onnicomprensiva di obiettivi di qualità secondo un esclusivo criterio di eccellenza, ma essenzialmente di definire un ordine di priorità che orienti l'azione dei musei stessi e le politiche di settore, così da consentire all'insieme dei musei regionali di raggiungere un livello accettabile quanto a dotazioni, prassi e risultati minimi garantiti, su cui innestare successive e mirate azioni di miglioramento.
Gli adempimenti e le prassi relativi a questa ampia parte delle attività di un museo sono, del resto, così numerosi e diversificati, complicati dal concorso di diverse competenze tecniche e scientifiche e, in qualche misura, sempre contestualizzati nella realtà specifica di un singolo museo, o variabili a seconda delle tipologie di collezione, che non è agevole pensare a un adeguamento automatico dei diversi musei alle prassi di eccellenza, ciascuno partendo con le proprie esclusive risorse.
Il confronto tra diverse soluzioni operative e la circolazione di pratiche, modelli, esperienze e competenze sono fondamentali e andrebbero rafforzati, in vista di una crescita complessiva della cultura gestionale relativa alle collezioni nell'intero insieme dei musei regionali.
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INDICE GENERALE
Gli standard museali nella Regione Piemonte
Gestione e cura delle collezioni
Schede di autovalutazione
Premessa
1. Conservazione e restauro
2. Movimentazione
3. Incremento delle collezioni
4. Registrazione e documentazione
5. Mostre
6. Attività di studio e ricerca
Appendice
Conservazione e restauro
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Incremento delle collezioni
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Registrazione e documentazione
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Movimentazione e mostre
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Indicazioni bibliografiche |
aa.vv.
MATERIALI PER I MUSEI 5
editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2008
pagine 156
formato 15x24
brossura con alette
tempo medio evasione ordine 5 giorni
12.00 €
10.80 €
ISBN : 978-88-8262-123-0
EAN : 9788882621230
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