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MARICELA
de amor y muerte sono i tatuaggi della sua effimera vita
Fu fermata senza documenti attestanti un qualche lavoro o una situazione familiare stabile, finì in cella e fu condannata. Firmò delle carte, le fecero le fotografie di tutti i tatuaggi che aveva sul corpo. Aspettarono ancora due giorni finché l'aereo del rimpatrio non fosse pieno e, tre anni dopo il suo arrivo in Paradiso, fu rispedita all'Inferno ...
Uno dei motti più popolari, spesso tatuati, tra i membri delle maras centroamericane è Hospital, Carcel y Tumba. Il primo Maricela l'aveva già sperimentato quando le avevano sparato. Il carcere era stato sostituito in qualche modo dalla deportazione coatta in Salvador Rimaneva la tomba. Ma per la tomba forse c'era ancora tempo. Forse.


La vicenda prende spunto dai drammatici fatti di cronaca nera italiana che coinvolgono gang giovanili latinoamericane.
Le indagini dell ' ispettore Lorenzo Sacco partono dal borgo San Salvario . luogo in cui da un secolo s' infrangono i sogni di tutti gli immigrati giunti a Torino, e proseguono per arrivare ai ghetti di Los Angeles e ai barrios del Centro America dove regna la Mara Salvatrucha, frutto violento del liberismo economico e della globalizzazione dell ' ingiustizia ... Una discesa agli Inferi delle megalopoli, pattumiere popolate da disperati disposti a tutto dove gli orfani di tutte le guerre, ragazzini intossicati dalla propria violenza, non hanno altra storia se non quella che portano tatuata sul corpo . Ricco di azione e colpi di scena, come pure di sguardi introspettivi, il romanzo raggiunge l'apice nella descrizione di personaggi indimenticabili come Maricela.
PROLOGO

Foglie e rami sbattevano sui loro volti . Spine affilate ferivano le piante dei piedi e le piccole caviglie. Muovendosi convulsamente, sudati e terrorizzati, s'inoltravano nella selva. Più di una volta erano caduti trascinandosi l' un l' altro nell'intento di aiutarsi. Le mani avevano aperto piccoli varchi tra arbusti, pietre, piante urticanti, cercando affannosamente un passaggio, un riparo, un nascondiglio sicuro. Il sottobosco reso scivoloso da un groviglio di frasche in decomposizione, non permetteva di procedere speditamente e gli sforzi erano frustrati dall ' inestricabile vegetazione di larghe foglie acuminate .
Tutto intorno, nella notte umida e odorosa dí terra, il delirio polifonico della selva risuonava senza sosta di mille suoni, mille inganni, fruscii e battiti d' ali. All' inizio avevano pianto, ma adesso, mossi dal panico, avanzavano senza guardare dove mettevano i piedi e ad accompagnare i loro passi perdurava solo il rumore dei piccoli fiati stremati.
[..]




Marzio Bertotti

MARICELA

editore ANGOLO MANZONI
edizione 2009
pagine 320
formato 15x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine
2 giorni

14.50 €
9.90 €

ISBN : 978-88-6204-050-1
EAN : 9788862040501

 
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