Che la provincia di Alessandria sia una marca di confine fra l'Appennino e la pianura del Po è evidente a chiunque percorra le strade interne di un territorio che attraversano paesaggi di inconsueta bellezza e dal fascino di un tempo che ha conservato i richiami di una storia gloriosa. E il sottotitolo "Storia di una regione mancata" è eloquente di un passato che ha offerto le possibilità di rappresentare un unicum dalle caratteristiche territoriali, sociali, ambientali e produttive di cui è ricca la realtà del nostro Paese.
Da tempo, storici e ricercatori documentano l'esistenza di un'area i cui abitanti sono stati attori di un periodo certamente vivo e vivace. Terra di nobili e terra di abbazie, terra di castelli e terra di prodotti che, ancora oggi, rappresentano il simbolo di una ricchezza sapientemente tramandata nel consolidamento di una tradizione che vuole la gente monferrina solidamente ancorata alla propria terra dalla quale nasce la cultura della saggezza. Le strutture urbanistiche abbondantemente disseminate sul territorio, che sono scrigni di altrettante forme d'arte all'interno delle stesse, invitano a percorsi culturali di sicuro interesse per un turismo di nicchia, motivato a far riscoprire le radici storiche di una "marса" realmente esistita. Se "regione mancata" può essere, i segni caratteristici di una cultura e di molteplici tradizioni ne confermano l'esistenza. E il volume che abbiamo fra le mani ci aiuta a ripercorrere le realtà di un passato dal quale proveniamo e le cui strade continuiamo a percorrere anche se con mezzi di locomozione che non ci permettono di coglierne i segni inconfondibili di bellezza e di arte.
Paolo Filippi
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA
Le origini della dinastia aleramica sono al confine tra storia e leggenda. Narra quest'ultima che, verso la metà del X secolo, per l'esattezza nel 967, l'imperatore Ottone I di Sassonia concedesse al giovane e valoroso conte Aleramo una marca comprendente tutto il territorio che fosse riuscito a percorrere a cavallo, in tre giorni, nelle diverse direzioni. Partendo da Acqui, con i destrieri più veloci, Aleramo avrebbe esteso la sua influenza ad un'area ampia, dal vercellese al savonese. Di lì l'inizio di una vicenda storica, poco nota quanto affascinante, che vide la dinastia aleramica impegnata a svolgere un ruolo unificante, nelle zone di riferimento piemontesi e liguri, attraverso i diversi rami in cui si suddivise, tra i quali, per la nostra provincia, i marchesati di Saluzzo e di Busca. Sarebbe probabilmente unaforzatura leggere la storia aleramica come una sorta di anticipazione del successivo disegno sabaudo, o come prefigurazione di un'unica entità regionale tra Piemonte e Liguria; certo è motivo di interesse l'evoluzione delle politiche dei diversi marchesati, nel contesto degli equilibri tra le grandi potenze europee.
Questo volume presenta un valore aggiunto: l'originalità con cui propone, accanto allo studio storico, altre chiavi di lettura riferite alle aree di influenza degli Alerami. Vi sono infatti illustrati gli itinerari più significativi, le aree protette e le risorse ambientali, i prodotti storici dell'enogastronomia. È un modo nuovo e intelligente per una lettura integrata del territorio, ed è il motivo per cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha collaborato alla realizzazione del progetto editoriale.
Ezio Falco
PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CUNEO |
INDICE
CAPITOLO I
Gli Aleramici,
sviluppo dinastico ed aree di influenza
di Roberto Maestri
CAPITOLO II
Lungo le strade della storia
di Umberto Soletti
APPENDICE
Repertorio dei principali edifici d'interesse artistico
a cura di Roberto Maestri
CAPITOLO III
Le aree protette
e le risorse ambientali
di Claudio Martinotti
CAPITOLO IV
I prodotti storici della Marca
di Eliseo Fava |
a cura di Raoul Molinari
LA MARCA ALERAMICA
editore SOLETTI EDITORE
edizione 2008
pagine 148
formato 22x30
cartonato a colori
tempo medio evasione ordine 2 giorni
25.00 €
20.00 €
ISBN : 978-88-956280-0-4
EAN : 9788895628004
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