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| MANEGGIARE CON CURA |
| Un viaggio fisico si trasforma ben presto in un viaggio introspettivo; il protagonista è una persona dalle grandi qualità che non ha mai trovato spazio a causa del nepotismo dello "spettacolino" dell'Italietta (in questo è anche un documento di denuncia). Le sue capacità artistiche vengono poi riconosciute ed egli ottiene soddisfazioni perdendo però altre realtà che scopre essere per lui egualmente importanti. Si trascina, diventando a tratti un personaggio molto negativo, tra sesso e amore, bene e male, arte, morte e malattia mentale, surreali e psicotiche disgressioni sull'umano sentire e sul fatto sociale (in questo le sue poesie costituiscono un'opera nell'opera).... Fino alla fine. |
PREFAZIONE E' difficile spiegare chi sia Peter VAINER; forse è un personaggio di fantasia oppure una persona reale, forse è la rappresentazione della natura umana e delle reazioni più profonde che la maggior parte degli uomini ha dentro di se e che vengono più o meno incosciamente soffocate. Oppure è semplicemnte un personaggio estremo, una caricatura cinica della società. Chi sia veramente dipende dal lettore, dalla sua franchezza e dalla lealtà verso il proprio modo di pensare più intimo; dalla capacità, non così scontata, di non prendersi in giro e di non essere succubi del livellamento del modo di pensare della società e dei "codici comportamentali" imposti dalla stessa. Peter è sicuramente un personaggio forte, frutto dell'ipocrisia di un mondo nepotistico, in cui anche chi ha più qualità di altri deve arrendersi dopo anni di tentativi per affermarsi e soccombere alla legge del "calcioinculo". Sì perché questa legge non scritta riesce ad elevare ad élite persone che non hanno nulla in più della "gente comune". Un' élite che permea tutta la società senza differenza alcuna, dal mondo politico a quello militare, da quello culturale a quello dello spettacolo e così via. Non pretendo che si condivida il modo di pensare di Peter (in alcuni punti non lo condivido neanche io), lo si può anche disprezzare, ma spero che almeno venga colto il seme generatore di quanto scritto nelle prossime pagine. Alessandro DI UBALDO, uno che Peter lo conosce veramente. |
 
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