LUIGI PIRANDELLO
Biografia per immagini

Una notte di giugno caddi come una lucciola sotto un gran pino solitario in una campagna d'olivi saraceni affacciata agli orli d'un altipiano d'argille azzurre sul mare africano. Si sa le lucciole come sono. La notte, il suo nero, pare lo faccia per esse che, volando non si sa dove, ora qua ora là vi aprono un momento quel loro languido sprazzo verde. Qualcuna ogni tanto cade e si vede allora sì e no quel suo verde sospiro di luce in terra che par perdutamente lontano. Così io vi caddi quella notte di giugno, che tant'altre lucciole gialle baluginavano su un colle dov'era la città...
LUIGI PIRANDELLO

INTRODUZIONE
di Fabio Pierangeli

Ancora una volta ci commuoveremo e rideremo con le opere di Luigi Pirandello.
Delle storie della sua vita. Le sue foto. Alcune di intensa drammaticità, quelle che lo ritraggono pensieroso, la testa tra le mani. Da giovane, come da vecchio. Con gli occhi intenti. Con gli occhi intenti e silenziosi, egualmente tragici a guardare verso il basso sui fogli interiori dell'anima.
I suoi paesaggi: Agrigento, Palermo, Roma e poi le tournée per il mondo. Il luogo emblematico d'origine, il Caos, vicino ai templi greci dell'antica Akragas, testimoni dell'epopea di una civiltà dispersa nel vento, ma che alzandosi silenziosi nel cielo e a notte, illuminati, stupiscono di splendore sulla sorte umana.
I suoi libri, le sue case, i suoi attori. La passione per la musica e la pittura, illustrata da Renata Marsili Antonetti.
I suoi amori. Biografia nella biografia.
I suoi personaggi.
Titoli celebri. Piangere e ridere, di Mattia Pascal e di Adriano Meis. Il fu Mattia Pascal, 1904. Immortali stampi archetipici della nostra interiorità di uomini moderni. Il fu: mentre vorremmo essere io, al presente: Ce lo sentiamo tutti qua, come un'angoscia nella gola, il gusto della vita, che non si soddisfa mai, che non si può mai soddisfare, perchè la vita, nell'atto stesso che la viviamo, è così sempre ingorda di se stessa, che non si lascia assaporare. Il sapore è nel passato, che ci rimane vivo dentro. Il gusto della vita ci viene di là, dai ricordi che ci tengono legati (L'uomo dal fiore in bocca).
Il fu Mattia Pascal descrive la finale solitudine della nostalgia di chi ha cercato la libertà dalle regole della forma, facilitato da un'improvvisa fortuna, e approda alla consapevolezza di non poter amare, quando incontra la donna giusta. Non ha identità Mattia, e allora neanche un volto e un cuore per amare. Un fu e mai un io in azione nel momento presente. Burattino in movimento da una forma all'altra, nella vana ricerca della libertà. Ma è proprio negli attimi di quell'andare che si accende una luce, forse quella dell'abisso, della follia, dell'intuizione del mistero e del nulla a cui, chi ha visto, non può più sottrarsi, nonostante la continua tortura che comporta l'aver capito. [...]

INDICE

Introduzione di Fabio Pierangeli

PARTE PRIMA di Fabio Pierangeli

capitolo 1
L'INVOLONTARIO SOGGIORNO giugno 1867

capitolo 2
SCENE DI UNA BIOGRAFIA
1867-1885

capitolo 3
L'ARTE AMANTE IDEALE
1886-1897

capitolo 4
AMORI SENZA ( O CON ) AMORE 1898-1905

capitolo 5
L'UMORISMO NEL LABIRINTO DELLA BUROCRAZIA 1906-1908

capitolo 6
"ED ECCO, O SIGNORI, COME PARLA LA VEROTA'!" 1909-1917

capitolo 7
I TEMPI DEI SEI PERSONAGGI E DI ENRICO IV 1818-1929

capitolo 8
LA GLORIA, LA SOLITUDINE, LA MORTE 1930-1936

appendice
VIAGGIO SENTIMENTALE: IL PARCO LETTERARIO DI LUIGI PIRANDELLO

testimonianze
RAPPRESENTARE PIRANDELLO


PARTE SECONDA di Renata Marsili Antonetti

PIRANDELLO E LA MUSICA

PIRANDELLO E LA PITTURA

IL "GRIDO SOLITARIO" DI UNA GIOVANE PROMESSA


LE STORIE SEMPRE DOPPIE DELLE IMMAGINI di Andrea Gareffi

Bibliografia