INTRODUZIONE
18 dicembre 1934-7 giugno 1945: principio e fine della Provincia di Littoria. Questo lavoro ripropone alcuni momenti, tra i più significativi, vissuti dalla comunità pontina negli anni del consenso e della caduta del regime fascista, della Liberazione e della Ricostruzione del Paese. Un periodo intenso e drammatico che anche la Provincia pontina trascorse nell'esaltazione della potenza imperiale, nell'umiliazione della sconfitta militare e nella fede per la democrazia risorta. Littoria, nata e accreditata come la provincia "fascistissima", ebbe ammiratori in Italia e all'estero. Sopravvisse alla caduta del fascismo e il suo nome, durante la celebrazione dei primi processi per l'epurazione, richiamava alla memoria "i fatti e i misfatti" dei suoi padri fondatori. Cambiò denominazione nei primi difficili anni della Ricostruzione.
Concepita, inizialmente, per gestire il territorio dell'Agro pontino, simbolo della bonificazione e sede di un vasto movimento di migrazione interna, pareva destinata ad essere il laboratorio dell' Ordine Nuovo; la realtà visibile della capacità realizzatrice del regime fascista che dichiarò di farne un banco di prova della sua Rivoluzione. Per avvalorare la promessa, la chiamarono la provincia del "duce".
La bonifica ebbe un grande significato progettuale ed esecutivo nel riordinamento idraulico, nella trasformazione agraria e nella colonizzazione delle Paludi pontine. Il fascismo, per vantare i propri meriti di "costruttore", presentò la bonifica pontina come Opera Somma. Da allora in poi, l'Agro Pontino ha caratterizzato la Provincia, nonostante il suo territorio occupi un terzo della intera superficie provinciale e la sua storia rappresenti un segmento a confronto di quella delle popolazioni dei Lepini, degli Ausoni e degli Aurunci. Tuttavia, senza di esso, la Provincia avrebbe avuto connotazioni diverse.
Una domanda ha accompagnato questa ricerca: in che misura il resto del territorio ha contribuito a fare la Provincia? Quali i contributi e le sue condizioni economiche e sociali? Come il nuovo e l'antico, il nord e il sud si sono integrati? Una speranza l'ha sostenuta: ricostruire, il più possibile, la nostra "storia minore" attraverso i documenti.
Questo lavoro non ha la pretesa di rispondere a tutte le domande. Piuttosto, di fornire qualche elemento di conoscenza e di giudizio. La materia trattata è stata desunta dagli atti deliberativi della Provincia di Latina e, in parte, di quella di Roma, dalle deliberazioni del Consorzio di Bonifica di Latina (già Littoria e già Piscinara) e del Consorzio della Bonificazione Pontina, della documentazione presso l'Archivio centrale dello Stato, a Roma, e l'Archivio di Stato, a Latina, e dal "fondo storico" della biblioteca "Aldo Manuzio" di Latina.
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INDICE
Presentazione
Prefazione
Introduzione
I - La nascita della Provincia
1.1. L'idea della Provincia
1.2. Invitati a Littoria
II - Il territorio
2.1. La circoscrizione
2.2. La bonifica idraulica
2.3. L'appoderamento
2.4. La bonifica contestata
2.5. Le città nuove
2.6. Le visite nell'Agro Pontino
2.7. Il turismo
2.8. Feste e parate
III - La popolazione
3.1. I primi duecento di Littoria
IV - La situazione generale
4.1. Economica
4.2. Politica
4.2.1. L'ordine pubblico
4.2.2. La colonia di Ponza
4.2.3. La colonia di Ventotene
4.3. Sanitaria
4.4. Finanziaria
V - L'organizzazione della Provincia
5.1. Il "governo"
5.2. Il personale
5.3. La viabilità
5.4. Le opere pubbliche
5.5. L'educazione nazionale
5.6. L'assistenza, beneficienza e sanità
5.7. Le forniture
VI - La guerra
6.1. La parola d'ordine
VII - Il dopoguerra
7.1. La ripresa della vita
VIII - II tramonto di Littoria
8.1. Il risveglio delle autonomie locali
Indice analitico dei nomi e dei Comuni, Borghi, Frazioni e Località
Bibliografia |
Annibale Foschi
LITTORIA STORIA DI UNA PROVINCIA
editore PIERALDO
edizione 1995
pagine 406
formato 16,5x24
cartonato con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
21.00 €
21.00 €
ISBN :
EAN :
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