Il libro, dopo una premessa relativa alle ‘corti’, raccoglie, presentandole per la prima volta in modo completo e organico, le composizioni per le dame d’origine 'piemontese', facendo emergere frammenti di temi, moduli e stili di una poesia senza frontiere.
I trovatori provenzali sono stati gli autori, tra XII e XIII secolo, delle prime canzoni d'amore composte in uno dei linguaggi che, sostituitisi al latino, innovarono profondamente e la tradizione linguistica e la cultura letteraria dei popoli di tutta Europa.
Dalla loro terra d'origine, alcuni di questi poeti si mossero ad esportare il loro nuovo messaggio, intrecciato di parole, musiche e gesti, in due opposte direzioni: da una parte verso le regioni catalano-aragonesi, e dall'altra verso il Piemonte. Qui, in particolare, essi trovarono accoglienza e ospitalità presso alcune corti, da quella potente e ricca come quella dei Marchesi di Monferrato, a quella in lenta ma graduale espansione quale quella dei Conti di Savoia, e ancora in quella piccola ma orgogliosa e tenace come quella dei Marchesi di Saluzzo; nonostante la difficoltà di linguaggio, le differenze dei costumi, il proverbiale riserbo per le novità, in queste tre aree, nel corso di pochi decenni, il canto provenzale riuscì non solo a trovare occasioni o radici, ma persino a far attecchire tradizioni del tutto inedite ed inusuali nei luoghi. La nomea del marchese Bonifacio del Monferrato, grande protettore e mecenate, costituì un esempio di accoglienza per giullari e poeti migranti, che ricambiarono con l’’invenzione di una poesia cantata e musicata, a metà tra propaganda politica e vanto del sentimento amoroso, tra abbandono sensuale e nostalgia 'guerriera', tra folle avventura cavalleresca e rigorosa osservanza di un codice d'onore. Poco alla volta, nomi di figure femminili, quali quelli di Beatrice di Monferrato, della Contessa di Piemonte o della Marchesa di Saluzzo, cominciarono a comparire come destinatarie dei canti, o comunque celebrate al loro interno, con sottolineature ripetute, per le sembianze e per la ‘cortesia’: da queste prime, leggiadre quanto delicate immagini della 'dama di Piemonte', scrittori come Boccaccio o Petrarca trassero ispirazione per descrivere a loro volta le ‘gesta’ di nobili eroine. Nei loro percorsi in Piemonte, i provenzali portarono quello che era il loro repertorio poetico classico, con quello che vi era di sentimentale, di polemico, di provocatorio, di cortese e di ironico, di sublime e di volgare, rivisitandolo, alla luce di una diversa situazione politico-culturale e di una nuova stagione culturale. |
INDICE
I Trovatori e il Piemonte
Carros
La corte dei marchesi del Monferrato
La corte dei conti di Savoia
La corte dei marchesi di Saluzzo
La corte dei marchesi di Busca
Premessa all'antologia
ANTOLOGIA
Carros
La corte dei Monferrato
RAIMBAUT DE VAQUEIRAS
Truan, mala guerra
Era requier sa costume son us . Eissamen ai gerreiat ab amor . Gerras ni plaich no.m son bo Ja non cugei vezer .
Kalenda maja . . .
Savis e fols, humils et orgoillos
A vos, bona don' e eros .
Ges, si tot ma don' et Amors
GAULCELM FAIDIT
Chascus hom deu conoisser et entendre
La corte dei Savoia
AIMERIC DE BELENOI
No-m laissa ni-m vol retener
ELIAS DE BARJOLS
Bon sventura don Dieus
PEIRE RAMON DE TOLOSA
Ab son gai, plan e car
PISTOLETA
Manta gent fas meravelhar
GUIRAUT D'ESPANHA
Sa gaj asemblansa
AIMERIC DE BELENOI
Nulhs hom en re no fizlh
PEIRE GILHEM DE LUZERNA-SORDELL
En Sordell, que vos es semblan
BERTRAN D'ALAMON
Mout m'es greu d'En Sordel, car les fizillitz sos senz
Vist hai, Bertran, pos no.us uiron mei oill
ARNAUT CATALAN
Amors, ricx fora s'ieu vis
Anc per null temps no.m donet iai
Ben es razos qu'eu retraia
Lanqan vinc en Lombardia
ARNAUT CATALAN-COMS DE PROENSA
Amics NArnauz, cent domnas de parage
ELIAS DE BARJOLS
Amors, be.m platz e.m sap bon
Ben deu hom son bon senhor
Morir pogrieu, si.m volgues
Pus vey que nulh pro no.m te
ALBERTET DE SISTERON
Ab son gai e leugier
FALQUET DE ROMANS-BLACATZ
En chantan volh qe-m digatz
LANFRANC CIGALA
hom que de dompna se fegna
UC DE SAINT CIRC
Tres enemics e dos mais signors ai...
Tut van canson demandan
GIRAUT DE BORNEIL?
Gen m'estava e suau et en patz
UC DE LA BACALAIRA-BERTRAN DE SAN FELITZ
Digatz, Bertrams de Saint Feliz...
Be.m platz lo gais temps de pascor
PONS DE CAPDOIL
Se tots los gaugs els bes
Ben sai que per sobrevoler
La corte dei Saluzzo
PEIRE VIDAL
Bon'aventura don Dieus als Pizas
Estat ai gran sazo
Tant an ben dig del Marques
Per melhs sofrir lo maltrait e l'afin
Pos ubert ai mon ric tezaur
AIMERIC DE PEGUILHAN
Li foi e- il put e- il filol
ALBERTET DE SISTERON
En amor trob tantz de mais seignoratges
AIMERIC DE BELENOI
Tant es d'Amor honratz sos seignoratges
Bibliografia
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Marco Piccat
DONNE PIEMONTESI E CORTI D'AMORE
editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2016
pagine 368
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
27.00 €
24.30 €
ISBN : 978-88-8262-250-3
EAN : 9788882622503
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