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LA LINGUA PIEMONTESE
Fonologia - Morfologia - Sintassi - Formazione delle parole
Una pietra miliare sulla strada della valorizzazione della lingua piemontese, che vanta una sua precisa identità nell'ambito delle lingue romanze.
Il testo "La lingua piemontese" del prof. Bruno Villata segna un punto di svolta, dopo il quale non sarà più possibile considerare il piemontese come dialetto della lingua italiana.


È un'opera fondamentale che si sviluppa su due diversi livelli:
- un'analisi delle strutture grammaticali e sintattiche condotta con criteri scientifici, sintesi tra la conoscenza nativa della lingua piemontese e una profonda competenza delle lingue romanze maturata sui banchi di scuola, in lunghi soggiorni all'estero e corroborata dall'insegnamento in prestigiosi atenei canadesi;
- numerosi esempi in lingua piemontese, ciascuno finalizzato a rendere esplicita la corrispondente regola; ma che nell'insieme possono essere letti come un manuale di conversazione, utilissimo per chi il piemontese lo vuole imparare o, già praticandolo, lo vuole affinare.
L'ultimo capitolo de "La lingua piemontese" è dedicato all'ortografia. Al lettore, qualunque sia l'area linguistica in cui si identifica, una sola raccomandazione: les cum it parle!

PREFAZIONE

La nuova versione de "La lingua piemontese" del prof. Bruno Villata, è derivata dalla copia del 1997 della stessa opera, pubblicata a Montréal dalle edizioni Losna & Tron.
L'obiettivo perseguito con questa nuova edizione è quello di rendere quest'opera più facilmente accessibile ai piemontesi che vivono in Piemonte, e non solo.
Si tratta di un lavoro fondamentale per chi vuole acquisire una conoscenza non superficiale della lingua piemontese, per cui mi è parso estremamente importante metterla a disposizione di tutti i piemontesi, in particolare di quelli che già la parlano.
La prima sensazione che si ricava leggendo e studiando l'opera del prof. Villata è proprio questa: il piemontese è una lingua, con una sua precisa identità che la distingue dalle altre lingue che hanno nel latino la comune origine; iI piemontese non è un dialetto, come amano pensare alcuni, anche tra quelli che abitualmente lo parlano.
In realtà, leggendo il testo del prof. Villata qui presentato, si acquisisce proprio questa consapevolezza: il piemontese ha tutte le caratteristiche di una lingua, completa nelle sue strutture grammaticali e sintattiche.
Da parte mia, è proprio leggendo e meditando sugli studi via via pubblicati dal prof. Villata, che ho maturato la convinzione che vi può essere un approccio scientifico allo studio della lingua piemontese; un approccio capace di evidenziarne le peculiarità che la caratterizzano e la differenziano rispetto alle altre lingue romanze.
Avendo il piemontese come lingua madre, da sempre parlata e mai scritta, è sotto lo stimolo di quanto il prof. Villata veniva via via definendo, che sono giunto alla convinzione che l'esigenza di dare una forma scritta più razionale alla lingua piemontese poteva trovare una risposta nelle argomentazioni scientifiche del prof. Villata, più che in assente tradizioni, non sempre corrispondenti alla realtà.
Anni di lavoro, sia pure secondario, dedicati alla predisposizione del primo correttore ortografico della lingua piemontese, mi hanno portato a ritenere che fosse necessario ripensare alcune regole dell'ortografia piemontese; non una rivoluzione, ma una evoluzione ragionata e coerente.
L'obiettivo perseguito era ed è quello di razionalizzare e quindi semplificare la grafia, per renderla più funzionale nel dare forma scritta a quelle che sono le peculiarità fonologiche della lingua piemontese.
[..]
PREMESSA

Non sono pochi coloro che considerano le lingue regionali dei dialetti, perché le reputano parlate inferiori e senza identità, sia dal punto di vista fonologico e lessicale che da quello grammaticale e sintattico.
Altri, soprattutto fuori d'Italia, pensano addirittura che queste lingue regionali, a loro note solo sotto il nome di dialetti, siano addirittura derivate dalla lingua ufficiale, cioè dall'italiano.
Ci sembra persino che ben pochi siano coscienti del fatto che, pur derivando direttamente dal latino, queste lingue regionali hanno una loro identità, tanto dal punto di vista fonologico e grammaticale che da quello semantico e strutturale, perché sono espressione di culture e tradizioni del tutto particolari.
Per quanto concerne il piemontese, noi ne abbiamo discusso a più riprese ed ora abbiamo deciso di riordinare e completare gli interventi precedenti, strutturandoli in modo da farne una grammatica sul tipo di quella messa a punto per l'italiano.
Tra le varietà di lingua piemontese, abbiamo scelto quella letteraria che si basa sul torinese. Oltre a descriverne le regole, cercheremo di metterne in evidenza le particolarità rispetto alle lingue romanze ufficiali, ma soprattutto rispetto al francese ed all'italiano.
Il nostro lavoro vorrebbe dunque essere una descrizione di regole che si seguono parlando e scrivendo il piemontese e, per questa ragione, speriamo che esso possa costituire un punto di riferimento sia per gli studiosi ed i filologi che si interessano alle lingue romanze che per i cultori della lingua piemontese.
Essendo stato poco studiato e poco descritto, il piemontese potrebbe fornire elementi molto interessanti sia per quanto concerne la fonologia che la grammatica. Proprio per questa ragione, il presente volume potrebbe anche interessare quanti parlano e scrivono il piemontese. Infatti vi potrebbero trovare consigli per la scelta delle forme e delle strutture più schiette e più conformi alla tradizione linguistica e culturale pedemontana. In un'epoca in cui i parlanti delle lingue regionali sono bombardati dai modelli degli idiomi intemazionali più forti, può essere utile avere un libretto che suggerisca la forma più appropriata e che ne spieghi anche il perché.
Come abbiamo appena detto, la nostra vuol essere un'opera pratica e, proprio per questo motivo, non vi si fa menzione delle varie teorie linguistiche. Infatti, pur avendo la profondità derivante dalla competenza teorica e pratica che l'autore ha di varie lingue, nella maggior parte dei casi, questo manuale cerca di presentare le regole e le strutture piemontesi in forma semplice e schematica.
[..]




Bruno Villata

LA LINGUA PIEMONTESE

editore SAVEJ
edizione 2009
pagine 276
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

24.00 €
24.00 €

ISBN : 978-88-904518-0-5
EAN : 9788890451805

 
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