IL
GRANDE LIBRO DELLA PRO VERCELLI - Volume 1 Dal 1892 al 1960 |
INTRODUZIONE Immaginatevi un volo di mongolfiere nel cielo azzurro-positivista di un giorno, che appartiene ad un secolo fatalmente al tramonto. Il 1900, infatti, è ormai vicino. Stanno per nascere le prime automobili, la Coca-Cola e l'Aspirina. In Francia c'è profumo di Belle Époque, e mentre i fratelli Lumière proiettano una locomotiva in movimento, il pubblico fugge allarmato, forse verso quella Torre Eiffel che si erge oltre le nuvole della ville Lumière. Oltreoceano, altri due geniali fratelli, i Wright, compiranno di lì a poco il loro primo debole ma lungimirante volo. Freud scrive "L'interpretazione dei sogni", un certo Albert Einstein sta ancora meditando certe teorie relative che di fatto spazzeranno via le certezze in corso. Nell'Italia colonialista di Umberti I e della Triplice Alleanza, il governo Giolitti muove i primi passi, Puccini presenta la Tosca, mentre il pontefice Leone XIII ha da poco promulgato l'Enciclica "Rerum Novarum". È un paese che sul piano industriale sta per decollare definitivamente, soprattutto nel "Triangolo Industriale" che ha per vertici Milano, Genova e Torino (la piccola Vercelli ne è al centro), in cui spicca una fabbrica contraddistinta da un nome, "FIAT", che sembra in latino. È una fase, insomma, di grandi sogni e bisogni, fermenti e convinzioni, tutti rigorosamente caratterizzati da un'immancabile fiducia nelle "magnifiche sorti e progressive" di leopardiana memoria. E lo sport non è altro che la ovvia realizzazione di questi ideali positivisti - uniti ad una buona "dose" di libera concorrenza prettamente britannica - in certe pratiche ludico-atletiche che in parte si ispiravano palesemente alle discipline dell'Antica Grecia, o che erano addirittura figlie della cultura del tempo, come il football o il ciclismo. Le prime Olimpiadi dell'epoca moderna si svolgono infatti ad Atene nel 1896 e suggellano la nascita di quella che è a tutti gli effetti la nuova manìa del secolo. Ed è in questo complesso ed affascinante scenario che si incastona perfettamente la nostra storia, quasi una leggenda, che parla di un pallone, di Vercelli e degli uomini che hanno saputo cogliere le opportunità straordinarie che il destino via via offriva loro, ponendo le basi per l'evoluzione del calcio a livello nazionale. |
Pensieri
semplici, per una grande opera Non sono "tre uomini in barca", bensì tre giovani arditissimi che si sono "imbarcati" in una straordinaria avventura! Scrivere cioè la STORIA della grande Pro Vercelli, in due preziosi volumi, ricchi di racconti, di immagini, di eleganti elzeviri. ...Cara, vecchia ed inimitabile Pro Vercelli!... hai compiuto ormai i tuoi 106 anni (che peraltro porti ancora bene) e come le nobili famiglie di fine secolo, dopo periodi di grande splendore, hai vissuto - in armonia con i tempi - una simpatica ma dignitosa decadenza. Nella dura legge del mercato e dei bilanci finanziari... Ma oggi hai avuto anche la fortuna di trovare in Alessandro, Paolo e Bruno i tuoi cantori e i tuoi mentori. O meglio ancora i tuoi archeologi. Sono tre giornalisti moderni, ricchi di entusiasmo e di velata poesia, che hanno completato un'opera immensa. Scavando con amore e con rara pervicacia nei solchi del passato per cercare le gemme più preziose, gli oggetti più rari, il vasellame più raffinato dello sport che solo pochissime Società calcistiche hanno saputo trovare per imbandire le loro mense. Hanno parlato di uomini, di eventi, di trionfi e di sconfitte. E hanno confermato che la Pro è veramente una leggenda immarcescibile. Ecco perché, loro, giovanissimi, hanno voluto - a sommesso parere di chi scrive - dedicare la loro opera ai giovani di oggi. In tempi in cui certi valori sembrano sfortunatamente languire, per mancanza di fede o di veri ideali, il Grande Libro della Pro Vercelli rimane un punto indubbiamente di grande riferimento per tutti i nostri cittadini, ma soprattutto per quelli che devono ancora imparare semplicemente a credere. Certo che i successi ottenuti ai massimi livelli nazionali ed internazionali dello sport, rimangono, con le gesta degli eroi e le opere degli uomini di cultura, fra le PAGINE PIÙ BELLE DELLA STORIA DI VERCELLI. Aldo Venè (Presidente Panathlon Club di Vercelli e Associazione Scherma Pro Vercelli) IL GRANDE LIBRO DELLA PRO VERCELLI volume II |
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