Horzon, il protagonista-autore de Il libro bianco, segue un corso di Jacques Derrida a Parigi, è perseguitato dalla signora Sarasate, vive una serie interminabile di avventure a Berlino, gira un film con un cane rosa, apre una galleria giapponese immaginaria, crea i "Mobili Horzon" e fa concorrenza all'Ikea, fonda un'accademia delle scienze inutili, concepisce una cravatta che parte dal collo e sale sulla testa, rifonda un sistema decimale, apre una libreria mono-libro, fonda un'agenzia per i divorzi.
E dice che è tutto vero! Sogno o realtà? Beffa o racconto mistico? Ecco la picaresca biografia di un imprenditore o... di un creativo in tempo di crisi? |
C'è un gran silenzio. Attraverso una piazza deserta, circondata da portici. Le scure volte piene d'ombra risaltano nitide sugli archi luminosi delle facciate. Al centro della piazza c'è un gazebo verso il quale confluiscono a stella otto linee. Passeggio canticchiando lungo una di queste. D'un tratto noto un oggetto per terra a una certa distanza da me. Avvicinandomi vedo che è un portafoglio. Non credo ai miei occhi e mi metto a correre. Il portafoglio è pieno zeppo. Dai lati traboccano banconote verdi e marroni. Quando è lì davanti ai miei piedi mi do ancora un'occhiata intorno, in tutte le direzioni, poi mi chino. Allungo il braccio, pianissimo, come al rallentatore, per prolungare artificialmente il piacevole momento. Chiudo persino gli occhi, sorrido. Può addirittura essere che mi scappi di bocca un filino di saliva tanta è l'emozione. Poi serro la presa!
Nient'altro che duro pavimento di pietra! Per lo spavento apro di scatto gli occhi: il portafoglio è sparito! Mi giro di lato e vedo in piedi dietro a un cespuglio un ragazzo grassottello, con le guance rosse e gli occhi sbarrati. Con gesto fulmineo tira verso di sé il portamonete legato a uno spago, lo raccoglie e se la dà a gambe. La piccola elica che ha sul berretto gira nel vento. La sua risata risuona nella piazza deserta. Sembra il grido di un gabbiano. Il grido di un gabbiano d'acciaio. Una volta scomparso il ragazzo, vado nel gazebo, mi siedo su una delle panchine sistemate all'interno e mi metto a piangere. Per ore. Fino a quando l'intera piazza è un mare di lacrime.
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Rafael Horzon
IL LIBRO BIANCO
editore SCRITTURAPURA
edizione 2013
pagine 238
formato 15x21
cartonato con sovracoperta
tempo medio evasione ordine 2 giorni
16.00 €
11.20 €
ISBN : 978-88-97924-01-2
EAN : 9788897924012
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