1906: un nuovo atto si apre con il Politecnico di Torino che appare sulla scena del capoluogo subalpino o chiudendo i capitoli della Scuola di applicazione per gl'ingegneri e del Museo Industriale Italiano. Di quest'ultimo, a parte la didattica, le attività di servizio pubblico in buona parte rientrano nel grande alveo ministeriale e il nuovo Ateneo, che ha ormai interrotto i legami istituzionali con il Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio e che si è distaccato definitivamente dall'Università degli studi di Torino, deve trovare una nuova propria autonomia.
«La Rivista Tecnica» i nata nel 1901 come nuovo «organo» del Museo Industriale Italiano e delle Scuole Industriali, chiude i battenti e proprio nell'ultimo numero ospita la prolusione che il prof Camillo Guidi espone in occasione della prima inaugurazione dell'anno accademico del neonato Politecnico di Torino. Così incominciava la prolusione del nuovo Ateneo:
Inaugurare il nuovo anno scolastico di un Istituto con un discorso il quale tocchi qualche punto dello scibile che ivi viene insegnato è sempre cosa bella ed interessante; nel caso nostro poi la solennità acquista speciale importanza, perché trattasi d'inaugurare il nuovo Istituto, l'auspicato e lungamente desiderato Politecnico Torinese, il quale, fondendo insieme gl'insegnamenti del primo biennio Universitario, della R. Scuola d'Applicazione per gl'Ingegneri, e del R. Museo Industriale Italiano, si accinge ad impartire l'istruzione tecnica superiore secondo lo spirito ed i bisogni dei nostri tempi: con quell'indirizzo scientifico ed allo stesso tempo pratico, con quel corredo di laboratori sperimentali che hanno fatto la fortuna dei più rinomati Politecnici esteri, con quell'armonia fra scienza o pratica, dalla quale soltanto ha potuto l'ingegneria moderna trarre la soluzione dei più ardui problemi.
E così, dopo avere sviluppato il tema del suo discorso inaugurale intorno alla Scienza e all'arte del costruire, Guidi ritornava, non senza «rettorica» alle finalità dell'ingegneria che aveva nelle speranza di tutti trovato nel Politecnico il coronamento della sua dignità accademica, scientifica e professionale.
Ricordatevi che l'arte dell'ingegnere, come già fu detto, é di soggiogare le forze della natura a beneficio dell'umanità. Per adempiere sì nobile ed alta missione vi occorre per ora studiare, e nient'altro che studiare con slancio, con perseveranza, con disciplina. E quando laureati dal nostro Istituto vi disperderete per il mondo, le vostre conquiste, o grandi o piccole, o nel campo della scienza od in quello della tecnica, saranno per voi la soddisfazione più pura e più ambita delle vostre fatiche, serviranno a portar lustro alla Scuola donde usciste, e vi mostreranno degni figli della nostra Italia che in tutte le età tanto contribuì al progresso universale! (Torino, 3 novembre 1906).
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INDICE
Vittorio Marchis
Alla ricerca di un'identità politecnica
Camino Guidi
I progressi della scienza e dell'arte del costruire (1906)
Camino Guidi
La crisi nelle scuole di ingegneria (1926)
Modesto Panetti
I recenti progressi dell'aviazione (1927)
Aldo Bibolini
Nuovi aspetti dello sviluppo minerario in Italia (1928)
Guido Fubini
La matematica come creazione del pensiero e come strumento tecnico (1930)
Modesto Panetti
Nuovi progressi della tecnica aeronautica (1931)
Mario Ceradini
La scuola e l'architettura moderna (1931)
Eligio Perucca
Problemi fisici delfilm parlato (1931)
Giuseppe Maria Pugno
Codice Atlantico e scienza delle costruzioni (1932)
Giancarlo Vallauri
Prove ad alta tensione (1933)
Pietro Enrico Brunelli
Macchine di ieri e d'oggi (1933)
Mario Ceradini
La Rivoluzione Fascista e la sua architettura (1933)
Luigi Losana
Possibilità metallurgiche per la tecnica delle temperature elevate (1946)
Giovanni Muzio
Ricostruzione e architettura (1947)
Modesto Panetti
I progressi dell'autoregolazione nelle motrici a fluido (1948)
Euclide Silvestri
Laudato sì, mi Signore, per sor aqua (1949)
Cesare Codegone
La termocinetica una scienza in evoluzione (1950)
Giuseppe Maria Pugno
Teoria della Ellisse di elasticità ed elettrologia. Analogie elementari (1951)
Gustavo Colonnetti
«Studia prima la scienza e poi seguita la pratica nata da essa» (1952)
Giuseppe Gabrielli
Il progresso scientifico e tecnico dell'aeronautica nel primo cinquantennio dell'aviazione (1953)
Carlo Mollino
Classicismo e romanticismo nell'architettura attuale (1954)
Placido Cicala
Le strutture in parete sottile nella costruzione dei veicoli (1955)
Vittorino Zignoli
Automatismo e automazione (1956)
Margherita Bongiovanni e Olivia Musso
Note biografiche
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Vittorio Marchis
LETTURE POLITECNICHE II (1906-1956)
editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 2009
pagine 392
formato 15x21
brossura con alette
tempo medio evasione ordine 5 giorni
28.00 €
28.00 €
ISBN : 978-88-8262-155-1
EAN : 9788882621551
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