La
vita, le figurine di tutti i giorni balzano vive nel loro ambiente fatto
di piccole manie, di pettegolezzi, di malignità e di chiacchiere. E da
esse, come per incanto, sboccia la leggenda lunare e delicata di luoghi,
personaggi e vicende sublimati dalla poesia. Galla Placidia, il trovatore
vagabondo, la strega Micillina, il monaco Averaunus, l'imperatore Costante
II, l'ebreo errante, i falò della notte di San Giovanni... la Dolores
de Panza, la Manicomio, la Bigotta del secondo piano, Betzabea la portinaia,
la Rododendri, Maria di tutti... una galleria di figure senza tramonto.
La poesia tripudia ancora immortale, nonostante il biondo dio del Tanaro
sia fuggito dalla sua cattedrale di cristallo, nell'alveo del Fiume, con
le sue ninfe dalle tuniche azzurre ululando a cercare scampo in qualche
fogna dimenticata. «La leggenda è la trasposizione poetica di avvenimenti,
personaggi, vicende storiche cantate e celebrate dai popoli». Così la
definisce Francesco De sanctis nel saggio VII sul vero storico e il vero
poetico. La leggenda corre sul fiume. «Chi ha bevuto l'acqua del fiume
non lo scorderà mai. L'acqua dei fiumi di tutta la terra non riuscirà
a spegnere la sua sete». Il fiume è il Tanaro e il cantico risale ai druidi
del Celto-Liguri-Statielli. Le leggende della raccolta si snodano in tutti
i tempi, compresi quelli contemporanei, perchè la poesia non ha età e
non ha confini.
|
NOTA
Il lettore potrà rilevare, in taluni momenti della mia prosa, un linguaggio
di grande realismo, il che significa in altri termini l'uso di un "quotidiano"
tutt'altro che aulico e denso di riferimenti concreti fin troppo prosaici.
Al lettore chiedo di giustificare l'adozione di un certo lessico e di
determinate locuzioni che ho riprodotto tal quale per fedeltà al realismo
del "parlato", irrinunciabile scelta linguistica e ideologica. Così si
esprime la nostra gente, tale il livello espressivo richiesto: anche se,
uomo di scuola da più di quarant'anni, mi sono sempre battuto per la diffusione
di un italiano "medio" corretto e il più possibile scevro di solecismi.
Non è lettura "cattiva" di Pasolini - che apprezzo profondamente quale
grande letterato del nostro tempo - ma semplice riedizione dei "calchi
formali" del parlar quotidiano delle nostre parti. Di gente che concretamente
opera, concretamente paga di persona, e che ha diritto di esprimere nella
concretezza del linguaggio il proprio disappunto, o la propria allegria.
Parola di un vecchio professore di lettere.
|
Luciano Cortevesio
LA LEGGENDA CORRE SUL FIUME
editore GRIBAUDO
edizione 1990
pagine 264
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
16.53 €
16.53 €
ISBN :
EAN :
|
|