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LE "SENILI"
secondo l'edizione Basilea 1581
PETRARCA O L'OSSIMORO PERMANENTE

Ma chiunque io mi sia, mí giova parlare di me». Sono parole tratte da una di queste Seniles, dalla quarta (par. 1), per essere esatti, del secondo libro: de me michi loqui expedit, suona il testo latino 1, e quel michi expedit significa certamente, come anch'io ho tradotto, "mi giova", cioè "mi è utile"; ma in questo giovare – e per questo ho scelto il verbo –c'è, implicita, anche la nozione di "piacere", nello stesso senso in cui ai disperati affetti di una leopardiana Saffo «natar avrebbe giovato tra i nembi». Non per niente, in altra senile (VIII 2, 25), Petrarca torna sulla aperta, ulteriormente aprendola, dichiarazione: « sed michi et amicis de me loqui, quamquam non necessarium, dulce est»: "ma parlare di me a me e agli amici, seppur non necessario, è dolce". Una dolcezza, questa, che Petrarca si procura spesso, in queste Seniles. Più, in verità, egli, in quello che potrebbe apparire un esasperato proposito di umiltà, professa lo strenuo impegno di deprimersi o, addirittura, di annientarsi, più la sua figura s'impone, campeggiante, fino a riempire tutta, di sé, la scena. In questo senso, esemplare, di una eccezionale esemplarità, è la sesta del primo libro, a Francesco Bruni, fiorentino, maestro d'eloquenza; il quale, non ancora conoscendolo di persona, ne aveva tuttavia tessuto, in una sua lettera diretta a Petrarca, meravigliose lodi, adducendo a propria giustificazione, oltre quello che di lui diceva la pubblica fama, la precisa testimonianza di un uomo come Pandolfo Malatesta, signore di Pesaro. Vale la pena di tradurne una considerevole parte, onde poter mettere in rilievo quello che sia utile allo svilupparsi del mio discorso. Eccone, intanto, un primo terzo, quello in cui il tema di fondo si delinea abbastanza chiaramente:
Dolce mi è stato, o uomo egregio, sentire il profumo, gustare il sapore della tua lettera, più dolce però se si fosse occupata di altra persona: il fatto è che, insieme con la dolcezza, essa mi ha provocato rossore e vergogna, anteponendomi a coloro, dei quali volesse il cielo che io potessi essere degno ammiratore! E temerei di essere irriso, se non me lo impedisse il candore della tua notissima virtù, della tua lealtà; piuttosto che ingannarmi, sarei disposto a pensare che tu ti sbagliassi: l'una cosa, infatti, ha la scusante d'essere piena di benevolenza, l'altra il rimprovero di essere in tutto aliena dall'amicizia. Quanto al resto, per non perdermi, sotto il cumulo di tante immeritate lodi, in chiacchiere – la stanchezza ama, infatti, il silenzio – una sola cosa avrei voglia di dire: spetta a te fare il prezzo di quel che io sono, ma – credimi – valutandomi come mi valuti, spaventerai i compratori. Mi risponderai: io non vendo quello che lodo. Ed io ti credo.
[..]
SOMMARIO

MARIO MARTELLI, Petrarca o l'ossimoro permanente
MARZIANO GUGLIELMINETTI, Notizia sulla vita e sull'opera di Francesco Petrarca
PATRIZIA PELLIZZARI, Nota

Da Francisci Petrarchae... Opera quae extant omnia (Basilea 1581):

Tomus I
Tomo primo haec insunt
Ioannes Herold Hoechstettensis Ioanni Baderio (Epistola dedicatoria)
Posteritati (Sen., XVIII)
Philippo Hierosolymarum Patriarchae (Sen., VI 5)
De rep(ublica) opt(ima) administranda... Ad Fran. Carrariensem (Sen., XIV 1)
De officio et virtutibus imperatoriis liber, ad Luchinum Vermium (Sen., IV 1)
Ioanni Boccatio - De obedentia ac fide uxoria Mythologia (Sen., XVII 3-4)
De avaritia vitanda eiusque magistris atque instrumentis fugiendis, Oratio (Sen., VI 7-8)


Tomus II
Elenchus tractatuum, qui in hoc tomo II continentur
Lombardo de Scirico (Sen., XI ii)
Amico
[A Luigi Marsili] (Sen., xv 6)
Rerum Senilium liber I
Rerum Senilium liber II
Rerum Senilium liber III
Rerum Senilium liber IIII (Sen., IV 2-5)
Rerum Senilium liber V (Sen., V 1-6 e Fam., IV 9)
Rerum Senilium liber VI (Sen., VI 1-4, 6, 9)
Rerum Senilium liber VII
Rerum Senilium liber VIII
Rerum Senilium liber IX
Rerum Senilium liber X
Rerum Senilium liber XI (Sen., XI 1-10, 12-17)
Rerum Senilium liber XII
Rerum Senilium liber XIII (Sen., XIII 1-4, 6-18)
Rerum Senilium liber XIIII (Sen., XIV 2, XV 1-5, 7-15)
Rerum Senilium liber XV (Sen., XVI)
Rerum Senilium liber XVI (Sen., XVII 1-2)
Ad Donatum Apennigenam (Sen., XIII 5)




Francesco Petrarca - a cura di Marziano Guglielminetti

LE "SENILI"

editore L'ARTISTICA
edizione 2006
pagine 298
formato 20x31
legatura in brossura con sovracoperta
tempo medio evasione ordine
8 giorni

130.00 €
130.00 €

ISBN : 88-7320-116-8
EAN : 9788873201168

 
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