CARLO FERRERO (1910-2001), con la collaborazione della moglie Enrichetta Rostan, ha realizzato tra il 1980 e il 1984 una serie di modellini in legno di bosso sui lavori e la vita in Val Germanasca nella prima metà del Novecento. La collezione di modellini è oggi visitabile presso la Scuola Latina di Pomaretto nell'Esposizione "Gli antichi mestieri".
"Lî vélh travalh ën val san martin" è la testimonianza che Carlo Ferrero ci ha lasciato per descrivere, anche con le parole, le figure e i gesti che egli ha rappresentato in questo piccolo mondo in miniatura, ma anche per spiegarci le motivazioni che l'hanno spinto a realizzare quest'opera con eccezionale pazienza e dedizione:
"Spero che l'opera che ho intrapreso sarà apprezzata anche in futuro, e che rimanga nel tempo a documentare e testimoniare non solo la fatica, ma anche l'operosità e l'ingegno della gente della Val San Martino".
Carlo Ferrero
INTRODUZIONE
Quando Carlo Ferrero iniziò la sua impresa negli anni '80 certamente non
sapeva quale ne sarebbe stato l'esito, non immaginava certo che il termine ultimo sarebbe stato quello che oggi si ha nell'esposizione alla Scuola Latina; non lo poteva sapere perché la sua vicenda, che si può leggere sotto molti punti di vista, è stata essenzialmente una avventura culturale.
Iniziando il suo primo modellino sapeva certo quello che intendeva fare, ma più che di un progetto definito, si trattava di un'idea, e la espresse molto chiaramente: «Salvare almeno il ricordo... di un patrimonio di cultura e fatica che potrebbe essere dimenticato per sempre». Non aveva stabilito un programma: 150 figure, di questo e quello, la miniera e la scuola... Si awia e le idee, le esigenze nascono man mano che procede, e si ha l'impressione che siano stati i modellini, o meglio il ricordo di uomini e donne al lavoro, ad imporsi alla sua attenzione, come se bussassero alla sua porta chiedendo di entrare, «adesso tocca a me» dice la donna che fa il bucato, «no sono prima io» dice quello che pota la vigna, e lui: «Calma, calma uno alla volta, se Dio mi dà salute vi accontento tutti e Enrichetta vi veste».
E fu così che la casa diventò un museo in cui i modellini erano padroni e i coniugi Ferrero non avevano quasi più spazio. Nel 1989, in occasione del centenario del Rimpatrio, la Società di Studi Valdesi nella sua seduta annuale nominò Carlo Ferrero socio onorario; questo riconoscimento del suo lavoro come espressione della cultura valdese, lo commosse e da quel momento si stabilì un legame di grande rispetto fra noi, che lo condurrà ad affidare la cura della sua collezione a me, cioè ad una persona di cui aveva stima, diffidando delle istituzioni che lo sollecitavano perché lo facesse a loro.
Questo ci condusse a prendere come Centro Culturale Valdese la decisione di sistemare, nel 1993, un locale abbandonato nell'ex Convitto di Pomaretto e di collocarvi la collezione, rendendola così visitabile. La sala espositiva fu inaugurata il 17 febbraio 1994 e per parecchi mesi venne visitata dalle scolaresche, sotto la guida di Ferrero stesso. L'attività ebbe termine nel 1998 in seguito ad un intervento presso il Comune del Proweditore agli Studi, che
denunciava il mancato adeguamento dei locali alle norme di sicurezza vigenti. Le visite vennero perciò sospese ufficialmente, per quel che riguarda le scolaresche; in forma privata la collezione restò visitabile a gruppi di adulti, specie stranieri, o a visitatori occasionali.
Si imponeva dunque l'esigenza di una nuova sistemazione. Una prima idea fu di utilizzare i locali della Scuola Latina; lo stabile era in abbandono, rappresentava un peso per la Tavola e la chiesa di Pomaretto non lo utilizzava più. Ispezionammo lo stabile con Carlo Ferrero, la sistemazione pareva possibile, ma a costituire problema per lui era la sicurezza dello stabile, per il Centro erano invece i lavori di restauro prima e la gestione poi.
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Rorà, giugno 2011
Giorgio Tourn |
INDICE
Prefazione della "Associazione Amici della Scuola Latina"
Introduzione di Giorgio Tourn
Prefazione alla prima edizione dell'Associazione Culturale "La Cantarana"
Carlo Ferrero
1. I lavori del bestiame
Lî travalh dâ bëstiam
2. I lavori della terra
Lî travalh dë la tèro
3. I lavori del legno
Lî travalh dâ bôc
4. I lavori della vite e del vino
Lî travalh dë la vinnho e dâ vin
5. I lavori della miniera
Lî travalh dë la tuno
6. Arti - Mestieri - Divertimenti
Meitìe e amuzamënt
7. Gli attrezzi della famiglia di una volta
Lh'aize d'uno famillho dâ tëmp vélh
Gaire l'èro bèl (poesia)
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Mauro Durando
LAVORI TRADIZIONALI IN VAL GERMANASCA
editore ALZANI
edizione 2011
pagine 200
formato 16,5x24
brossura
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
9.90 €
ISBN :
EAN : 9788881704347
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