Un viaggio, verso l'ignoto nel cuore dell'acrocoro etiope, animato dall'entusiasmo di due giovani padri che volevano offrire ai propri cari benessere e qualità sociale, lontano dalla malora di Langa. Una testimonianza del periodo coloniale: Lalibela, Axum, Gondar sono le meravigliose città sacre ai ribelli, gli Sciftà di religione copta, descritte nelle memorie di viaggio. I laghi Tana, sorgente del Nilo Azzurro, e l'Ashanghi sono, invece, le gemme turchesi incastonate nella terra degli Amhara, il palcoscenico naturale delle peripezie dei Morra. Qui, nella cittadina di Dessiè, a nord di Addis Abeba, i protagonisti costruirono in pochi anni una piccola fortuna che, come un miraggio, svanì nella disperazione della guerra e della prigionia in Kenya, luogo dove furono deportati dagli inglesi dopo l'invasione delle colonie italiane. Un malessere che culminò con lo strazio delle donne che si videro strappare via dai loro cari. Mogli che, con i figli ancora piccoli, furono costrette a rientrare in Italia, nel novembre del 1942, circumnavigando l'Africa - con tutti i rischi di quella lunga traversata - mentre i mariti restarono reclusi lì, nell'Evacuee Camp n°1 of Nyeri, fino alla fine del secondo conflitto mondiale. Un racconto di sacrifici, di successi, di sconfitte, di coraggio e di grandi avventure.
MAL D'AFRICA
di Donato Bosca
Carlin Del Santo originario di Magliano Alfieri è stato il primo a parlarmi del Mal d'Africa. Mi disse che aveva deciso di partire volontario per l'Africa Orientale nel 1936: «Sono partito all'inizio del '36, quando la guerra era allo sgocciolo e Addis Abeba doveva essere occupata a giorni. Siamo stati 20 giorni ad Alessandria, abbiamo fatto un po' di pratica e tutte le cure necessarie prima di partire per l'Africa. Ci siamo imbarcati a Napoli sulla nave Lombardia che portava 5.000 uomini. Potevamo stare in Africa sei mesi in divisa, poi bisognava scegliere: chi voleva rimanere si doveva trovare un lavoro e, scaduti i sei mesi, fare domanda di smobilitazione. Chi invece voleva tornare in Italia, tornava. lo naturalmente sono rimasto in Africa, avevo degli amici ad Asmara. In quei tempi eravamo dislocati col battaglione vicino a Dessiè, sulla strada di Addis Abeba, dove c'erano tutti i cantieri dei grandi trasporti e ferveva il lavoro per la costruzione delle strade. A Dessiè trovai un tale che mi disse che a Quoram c'era un mio amico che aveva un grosso spaccio con bar ristorante. Allora io sono andato da lui, si chiamava Francesco Cerutti, mi ha fatto un sacco di feste e io gli ho detto che volevo smobilitarmi e cercavo un lavoro. Mi ha risposto che mi faceva la domanda e siamo andati al comando di zona dove mi sono messo in regola. Così incominciai la mia vita di borghese. Quoram era una località dove passavano tanti camionisti, bisognava alzarsi a preparare loro da mangiare anche nel cuore della notte. lo ero un po' il dirigente, ci sono stato per circa un anno.
[..]
|
INDICE
Mal d'Africa di Donato Bosca
Introduzione
Lunedì 15 giugno 1970
Martedì 16 giugno 1970
Mercoledì 17 giugno 1970
Giovedì 18 giugno 1970
Venerdì 19 giugno 1970
Sabato 20 giugno 1970
Domenica 21 giugno 1970
Lunedì 22 giugno 1970
Martedì 23 giugno 1970
Mercoledì 24 giugno 1970
Giovedì 25 giugno 1970
Venerdì 26 giugno 1970
Sabato 27 giugno 1970
Domenica 28 giugno 1970
Mercoledì 04 gennaio 1978 |
Luigi Colli
DALLE LANGHE ALL'ETIOPIA
editore DANIELA PIAZZA
edizione 2014
pagine 264
formato 13x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
17.00 €
17.00 €
ISBN : 978-88-7889-314-6
EAN : 9788878893146
|
|