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ITINERARI MUSICALI DELLA SINDONE
documenti per la storia musicale di una reliquia
I.
Importanza della Sindone nella storia
della Cappella musicale dei duchi di Savoia
A - Problemi istituzionali - 1453-1478


Dalla seconda metà del secolo XV, la Cappella musicale savoiarda vive, si può affermare, in funzione della preziosa reliquia della Sindone, appena acquisita dal duca Luigi e dalla duchessa Anna di Cipro; la responsabilità della custodia di tale reliquia, non diversamente da quanto accadeva nei confronti dell'organo, dei manoscritti e dei libri di musica, competerà alla Cappella sino alla fine del secolo XVI. Occorre rilevare che gli inventari ricordano la reliquia al primo posto come l'oggetto più prezioso tra i tesori del duca di Savoia. Intorno ad essa, la vita si organizza nei più piccoli fatti quotidiani, dagli uffici liturgici di ogni giorno alle cerimonie più solenni, dalla vita « casalinga », con le sue tradizioni e la sua etichetta, alle attività ufficiali con i viaggi e i vari spostamenti al seguito della Corte.
Per entrare nel vivo del soggetto, diciamo che tra il 1450 e il 1460 o più esattamente tra il 1453 e il 1456, vale a dire nel periodo in cui il Sudario fu trasferito in Savoia, si assiste ad una trasformazione profonda dell'organizzazione della Cappella.
Si è molto discusso sulla data di questo trasferimento: 1453 a Ginevra? 1455 a Chambéry? Gli storici sono divisi tra queste due possibilità e non abbiamo la pretesa di dirimere la questione. Affermiamo semplicemente che, se non si tiene conto che dei documenti concernenti l'organizzazione della Cappella musicale, si è tentati di propendere per la seconda ipotesi. In effetti, un esame minuzioso dei suddetti documenti ci ha orientato verso alcune conclusioni che riteniamo interessante esporre in questa sede dopo un breve riepilogo delle caratteristiche peculiari della Cappella savoiarda.
Più simile ad una congregazione ecclesiastica che ad un complesso vocale e strumentale quale lo concepiamo oggi - e quale diverrà nei secoli seguenti - la Cappella era in quel tempo composta di ecclesiastici: cappellani, frati, chierici riuniti intorno ad un maestro di cappella, un elemosiniere ed un arcidiacono. Le rare deroghe alla norma erano giustificate nei casi di musicisti di grande talento e fama. Il maestro di cappella, chiave di volta di tutto l'edificio, era necessariamente una personalità importante, originaria della regione e uomo di chiesa: vescovo, protonotario apostolico o cardinale. Sembra che si attribuisse maggiore importanza ai quarti di nobiltà e alla dignità ecclesiastica che alla competenza musicale. In questo caso, il « maestro » era evidentemente affiancato da un musicista autentico sulle spalle del quale gravava il prestigio della Cappella e l'obbligo della residenza. L'esempio che ci pare più suggestivo, tra i vari titolari, è quello di Louis de Gorrevod, fratello di Laurent de Gorrevod (scudiere di Filiberto il Bello) e nipote di Jean Orioli, vicario generale del vescovado di Ginevra e vescovo di Nizza. Louis de Gorrevod, che fu maestro di cappella di Filiberto il Bello e di Margherita d'Austria e che ritroveremo più avanti quando parleremo dell'ufficio liturgico della Sindone, ebbe una carriera che vale la pena di ricordare: canonico e cantore a Ginevra, abate di Ambronay, fu nominato vescovo della Moriana all'età di 26 anni nel 1499, primo vescovo di Bourg-en-Bresse nel 1515 e cardinale nel 1530, cinque anni prima della morte.
INDICE

I - Importanza della Sindone nella storia della Cappella musicale dei duchi di Savoia
A - Problemi istituzionali - 1453-1478
B - La Sindone nella vita quotidiana della Cappella - 1453-1798

II - La Sindone e la Cappella Reale di musica a Torino - 1714-1798

III - La Sindone e gli uffici liturgici

IV - I Sudari di Besarnon e di Cadouin
a) Besanqon
b) Cadouin

Conclusione

Appendice: Le musiche per la Sindone della Cappella Reale di Torino

Adoramus, canto solo per il giorno della S. Sindone di G. A. Giay

Indice dei nomi





Marie-Th?r?se Bouquet-Boyer

ITINERARI MUSICALI DELLA SINDONE

editore CENTRO STUDI PIEMONTESI
edizione 1981
pagine 73
formato 18x25,5
brossura
tempo medio evasione ordine
ESAURITO

3.00 €
3.00 €

ISBN :
EAN :

 
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