«L'epoca delle nazioni murate»: così Mussolini definì il periodo prebellico, in cui gli Stati europei si affannavano a fortificare i propri confini, tentando di renderli invalicabili agli eserciti nemici. L'Italia non fece eccezione, e già a partire dagli anni Trenta si occupò di tutelare le proprie frontiere, interamente montuose.
Gettare «montagne di cemento su montagne di pietra» fu la soluzione di Mussolini, che diede l'impulso alle opere del Vallo Alpino lungo l'intero arco di confine. Non solo, però: c'erano anche le coste da proteggere, le isole da difendere, i deserti libici da sorvegliare...
A guerra iniziata, poi, intervennero i tedeschi, che nella progressiva ritirata dalla Sicilia alle Alpi eressero più di 50 linee fortificate, con le quali rallentarono molto l'avanzata degli Alleati, costringendoli a fermarsi un intero inverno sulla celebre Linea Gotica, ai piedi degli Appennini. Scavando tra i documenti degli archivi militari, i giornali dell'epoca e i diari di personaggi noti e meno noti, Marco Boglione delinea un'inedita storia della difesa dei confini, mostrando come le scelte politiche si siano ripercosse su quelle strategiche, illustrando punti deboli e forti dei sistemi approntati, raccontando battaglie ed episodi del conflitto.
La narrazione si snoda dai grandiosi (e spesso irrealizzati) progetti fascisti per «murare» la penisola fino agli ultimi baluardi opposti ai partigiani e alle truppe angloamericane, sfruttando testimonianze e memorie private per arricchire la ricostruzione storica e, non in ultimo, accompagnandoci a esplorare i molti, inaspettati resti di bunker e fortificazioni disseminati per l'Italia.
Voci del passato
Questo volume racconta, utilizzando in gran parte documenti inediti recuperati negli archivi militari, varie storie legate agli anni fra il 1928 e il 1992, e in particolare all'«epoca delle nazioni murate», secondo la definizione coniata da Mussolini nel 1938. Il denominatore comune sono i sistemi fortificati realizzati in Italia sotto il fascismo, dal Vallo Alpino alla Linea Gotica, passando attraverso le fortificazioni tedesche e le difese costiere per arrivare al Ridotto Valtellinese, la linea difensiva della RSI che avrebbe dovuto coprire le spalle a Mussolini nella sua improbabile fuga verso la Svizzera. Infine, il reimpiego del Vallo Alpino nel periodo della guerra fredda contro l'Unione Sovietica.
Quale eredità ci hanno lasciato queste fortificazioni?
La linea che unisce fra loro i vari racconti è composta dalle testimonianze di uomini e donne che hanno vissuto in prima persona le storie raccolte in questo saggio. Le loro voci, i loro commenti risuonano a distanza di oltre settant'anni, provenendo da un passato ancora molto vivo. |
Ore 18.22: Colpita la prima torre dello Chaberton: un morto e un ferito.
Ore 19.30: Colpito nuovamente lo Chaberton. 3a torretta saltata, 52 colpita gravemente. Teleferica interrotta, riserva viveri
colpita, parecchi morti e feriti. Comunicazioni solo per radio perché linee telefoniche interrotte.
Ore 21.20: La Batteria 205 conferma il bombardamento dello Chaberton con più di 300 colpi. Invia pattuglia di soccorso. Ore 21.40: Lungo radiogramma dallo Chaberton con elenco nominativo morti e feriti.
Ore 23.10: Radiogramma dallo Chaberton chiedente autoambulanze per feriti gravi e viveri. Verranno inviati nella notte.
21 giugno 1940,
diario storico militare dell'VIII Raggruppamento Artiglieria
INDICE
Voci dal passato
Le Alpi sono invulnerabili
L'epoca delle nazioni murate
Il poderoso Vallo Alpino del Littorio
Sono assolutamente inutili queste opere mostruose
Il dopoguerra. Italia chiave di volta del sistema difensivo nel Mediterraneo
Appendice. Guida alle visite
Archivi consultati
Bibliografia |
Marco Boglione
L'ITALIA MURATA
editore BLU Edizioni
edizione 2012
pagine 360
formato 14x21
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
18.00 €
12.60 €
ISBN : 978-88-7904-129-4
EAN : 9788879041294
|
|