PREMESSA
Urbano Isnardi e il Piemonte Sabaudo tra Sei-Settecento
1. Tra cronaca e storia
Urbano Isnardi (Guarene 1679 - Asti 1761), formatosi nella Torino di Vittorio Amedeo II (1675-1730), avvocato, parroco, canonico, per un quarantennio fu ai vertici della diocesi come provicario generale. Diede vita all'opera pia laicale, intitolata alla Sacra Famiglia di Gesù, in favore delle zitelle devote di condizione ordinaria non vile. Attraverso la sua vicenda, come narrata nei suoi manoscritti, che qui trascriviamo e pubblichiamo, in parte notevole, offre, dal vivo, un ampio sguardo sulla complessa situazione sociale, politica e religiosa dell'Astigiano, nel contesto del Piemonte Sabaudo, durante la prima metà del Settecento.
l'Opera fondata dall'Isnardi, rivolgendosi a zitelle devote non provenienti da antica e nuova nobiltà, ma di ordinaria condizione, si presenta, senza volerlo, provocatoria e intollerabile, perché non rispetta un "ordine costituito" e va contro consolidati privilegi e interessi.
Inoltre, è progettata e voluta nel pieno di forti tensioni tra Santa Sede e Stato Sabaudo, il quale si presenta caratterizzato da un accentuato assolutismo, che intende piegare alla "ragion di Stato" anche la professata e protetta ortodossia cattolica. Per altro verso Casa Savoia non è insensibile al sacro, al religioso. Lo stesso Vittorio Amedeo II è in buoni rapporti con l'Oratoriano Sebastiano Valfrè, futuro beato. Il racconto, contenuto nei manoscritti, del viaggio a Roma del provicario Isnardi nel 1719, sia nella laboriosa preparazione, sia, ancor più, nell'attuazione, "visibilizza" risvolti gustosi e interessantissimi della vita politica, e non solo, del momento. Tuttavia è tutto il faticoso cammino per arrivare all'apertura del Conservatorio e per ottenere le "regie patenti" di approvazione e, in seguito, per realizzare il sospirato trasloco nella sede definitiva, presso la Madonna del Portone, che mette in evidenza tutto un intreccio di intrighi e ostacoli ad alto livello, per bloccare la "provocatoria novità" che la progettata opera rappresentava.
La presente ricerca, pertanto, prima di proporre un breve profilo cronologico della vita e dell'opera del provicario Urbano Isnardi e presentare i suoi manoscritti, si sofferma a delineare sinteticamente sia il contesto socio-politico del Piemonte Sabaudo, con particolare attenzione alla politica ecclesiastica di Vittorio Amedeo II e di Carlo Emanuele III, sia le contemporanee e connesse vicende della diocesi di Asti.
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INDICE
Premessa
Urbano Isnardi e il Piemonte Sabaudo tra Sei - Settecento
1. Tra cronaca e storia
2. L'età di Vittorio Amedeo II, 1675-1730: un modello di Assolutismo
3. Identità religiose, tradizioni culturali e orientamenti spirituali nella Torino capitale
4. Politica ecclesiastica di Vittorio Amedeo II e di Carlo Emanuele III. Controversie con la Santa Sede: 1694-1727 e 1731-1741
5. La diocesi di Asti all'epoca di Vittorio Amedeo II e di Carlo Emanuele
6. I Carmelitani in Asti tra Sei-Settecento
7. Zitelle devote nell'Astigiano in una società religiosa in trasformazione: un problema emergente
Profilo cronologico della vita di Urbano Isnardi e delle origini dell'Opera della Sacra Famiglia
Introduzione
I manoscritti di Urbano Isnardi fondatore dell'Opera della Sacra Famiglia nella città di Asti
Cap. I Alle origini del progetto.
Dalla prima idea alla realizzazione. 1713-1731
Cap. H Ingresso delle prime figlie e primi anni di vita. 1731-1746
Cap. III Il lungamente desiderato e contrastato trasloco alla sede definitiva presso la Madonna del Portone. 1746-1755
Cap. IV Notizie della vita delle prime Figlie defunte
Cap. V Spiegazioni date alle Regole dal fondatore
Appendice Elenco figlie defunte. 1735-2002 |
Guglielmo Visconti
L'OPERA ISNARDI IN ASTI STORIA DELLE ORIGINI 1713-
editore DIFFUSIONE IMMAGINE
edizione 2009
pagine 174
formato 16,5x23,5
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
13.00 €
13.00 €
ISBN : 978-88-89277-25-6
EAN : 9788889277256
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