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| INTRIGO A PANTELLERIA |
| Renato Carati - detto Ron-, agente dei Servizi Segreti britannici, viene inviato a Pantelleria con una ragazza a lui sconosciuta. La missione nasconde un complotto internazionale di cui l'uomo è strumento inconscio. Alcuni fatti strani lo mettono tuttavia in allarme e perciò, portato a termine l'incarico, decide di scappare da solo, lasciando la donna di cui si è nel frattempo innamorato. La sua fuga diventa un caso internazionale, trasformando cosí una spy story in una narrazione che compenetra nel genere avventuroso. La storia è ricca di appassionanti colpi di scena, di fantasiose invenzioni che consentono al protagonista di sfuggire a tutte le ricerche fino a un finale imprevedibile e drammatico. La moto si arrestò rombante. La bambina interruppe il suo gioco nel cortile, corse al cancello e vi si aggrappò. «Che cosa mi hai portato?», la vocetta acuta copri il rumore. L'uomo spense il motore, scese di sella e bloccò la motocicletta sul cavalletto. Era giovane, sui trent'anni, di statura appena piú alta della media, un corpo muscoloso e asciutto, come appariva sotto la maglietta attillata e gli short. «Sei già tornato dall'Africa?», domandò la bimba. L'uomo si avvicinò al cancello. «Non sono ancora andato in Africa, sono stato solo in città». «Allora non mi hai portato niente», notò delusa. «Ho trovato questo», fece lui estraendo dalla tasca rigonfia un animaletto di pezza, «cosí lo puoi aggiungere agli altri della tua fattoria». La bambina guardò con una smorfia il maialino e corse a riporlo in una scatola presso la porta. Nel cortile si affacciò il padre. «Ciao Renato. Tu seguiti a viziare Chiara e lei nemmeno ti ringrazia. Hai delle novità?». |
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