Manuela Rebellato non è solo bella. La lettura dei suoi racconti di vita vissuta da infermiera, lo conferma con forza. E' maschilista non resistere al luogo comune? Forse no, quando si sapesse che di donne così se ne incontrano davvero poche.
Una nota di tristezza pervade tutto il libro, ma non la disperazione. Ci si muove tra stacchi improvvisi, che lasciani intendere , ancor meglio di una descrizione troppo analitica, quanto non viene detto esplicitamente. Il ponte costante tra corpo e psiche, la comunicazione attraverso un discorso. Il sapersi offrire, anche attraverso la "camminata", come stimolo alla vita.
Si può aver girato il mondo e non aver visto alcunchè, come si può aver fatto un lungo viaggio nell'umanità andando a casa della gente, ammalata gravemente, traendo sensazioni profonde da chi sembra solo chiedere aiuto.
Questa pagine testimoniano la sensibilità che caratterizza molti degli infermieri e di coloro che in genenre operano con i malati. Insegnano di più di un trattato per quanto concerne un aspetto fondamentale della professione. La preparazione tecnica, non sostituibile, ne rappresenta il complemento. Una lettura bella per tutti, medici, pazienti, per quelli che si ritrovano nella semplicità dei valori della vita, anche quando ne rimane ben poco.

Fabrizio Fabris

INDICE

Incontri

Paolo

Alda

Eleonora

Angelo

Gioachino

Anna

Angela

Rocco

Claudio e Carolina

Sergio e Laura

Vincenzo

Francesca e Ada

Matilde

Mario

Carla

Maria