Queste
piccole storie sono il frutto dei racconti e dei sintetici diari dei viaggi
africani di Girolamo, collega e caro amico che, per puro amore, ha scorrazzato
in Africa per trent'anni.
Nonostante le mie insistenze Girolamo si è sempre rifiutato di
riportare le sue esperienze di viaggio in un libro, fondamentalmente perché
gli piaceva più raccontare che scrivere.
Per questa ragione e perché a me le sue storie sono sempre piaciute
ho deciso di trascriverle io, naturalmente con il suo consenso, scegliendo
quello che mi sembravano più adatte a comprendere perché
l'aveva attirato l'Africa.
PROLOGO
Aveva viaggiato in altre parti del mondo, ma l'Africa era l'unico posto
dove non poteva fare a meno di ritornare.
Il perché dell'euforia che lo prendeva tutte le volte che partiva
per il continente nero, della sensazione di leggerezza e di sintonia con
se stesso che provava appena sceso dall'aereo - come se la prima aria
che respirava in quei posti fosse un balsamo tonificante e non, come in
realtà spesso era, una mefitica e soffocante caligine - non sapeva
proprio spiegarselo.
Una cosa era certa, Girolamo era stato attratto dall'Africa fin da bambino.
I leoni, gli elefanti, le tribù delle savane, i nomadi del Sahara,
lo avevano affascinato più degli indiani, dei cowboys, delle tigri
della Malesia, dei pirati e di Topolino.
Da adulto era stato parecchie volte in quel continente, tanto che gli
decevano "Giro tu, c'hai il mal d'Africa", e anche se si era
accorto subito, con rincrescimento, che non avrebbe incontrato Tarzan
o l'Uomo Mascherato dello Zambesi, difficilmente stava più di un
anno senza ritornarci - a dispetto di carestie, guerre, epidemie, colpi
di stato e genocidi.
Si era abituato a non dare molto peso a quello che dicevano alla televisione
o scrivevano sui giornali gli inviati speciali e i giornalisti occidentali,
non perché non corrispondesse alla realtà ma perché
quasi sempre facevano intendere che quella era l'unica realtà,
e questo non era vero.
Che la miseria e la morte fossero assidue compagne degli africani e delle
africane, soprattutto a sud del Sahara, Girolamo se ne era accorto da
tempo, ma non sopportava che esse fossero gli unici argomenti degni di
interesse per molti professionisti dell'informazione: gente difficile
da schiodare dalle piscine degli Hilton o dei Meridien dove
si incontravano a colazione e a cena con affaristi, trafficanti, diplomatici
ed esperti del sottosviluppo che non ne avevano mai azzeccata una giusta.
Non gli piacevano quelle persone e cercava di evitarle.
D'altra parte cercava anche di evitare i missionari "scuole, ospedali
e chiese" che invece sembravano aver capito tutto ma lo intristavano
perché non sapevano più cosa ci stavano a fare in Africa.[..]
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INDICE
Prologo
Sahara
- Primo incontro (1973)
- Secondo incontro (1981)
- Costa a costa e ritorno (1981-1982)
Ancora in camion nell'Africa nera
- Bass Narok (1971)
- Moyachebir (1978)
- Gorilla Gorilla (1983)
- Il Lamido di Reibuba (1990)
Magia
- Voodo (1983)
- Alantika (1990)
- Una notte africana (1998)
L'epicentro dell'attrazione
- Donga (1988)
- Siete tornati, finalmente! (1993)
- Barkorra (1998)
- Tutto è cambiato, niente è cambiato (2002)
Epilogo |
Claudio Fucini
IN AFRICA
editore ARABA FENICE
edizione 2003
pagine 256
formato 17x24
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
18.00 €
18.00 €
ISBN : 88-86771-35-5
EAN :
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