Il
recente dibattito culturale alimentato dalla crescente e diffusa sensibilità
delle problematiche paesaggistiche e gli impegni assunti con determinazione
dall'Italia in sede europea con la firma della Convenzione Europea del Paesaggio,
sottoscritta a Firenze, nell'ottobre 2000 ed in parte recepita dal Codice
dei Beni Culturali e del Paesaggio di recente approvazione, sembrano far
presagire una nuova stagione attesa e desiderata da qualche tempo, per una
più decisa azione di tutela e valorizzazione del nostro paesaggio.
I presupposti per mancare atteggiamento non cambiano. È opinione
ormai diffusa e condivisa che un buon paesaggio contribuisca in modo rilevante
al benessere dei cittadini e che numerosi fattori stiano deteriorando la
qualità e la diversità del nostro ambiente, nuocendo allo
standard della vita quotidiana. Inoltre, è sempre più estesa
la convinzione secondo la quale la qualità del paesaggio costituisce
un elemento essenziale per il successo delle iniziative economiche e sociali
di qualsiasi natura.
Nell'attesa che il nostro Paese attui per intero i contenuti della Convenzione
Europea del Paesaggio ed in particolare riconosca valore giuridico al paesaggio,
riaffermando con maggior forza la volontà di tutelarlo espressa nell'articolo
9 della Costituzione, la Regione Piemonte ha recentemente adottato una serie
di provvedimenti tesi a rafforzare il controllo qualitativo delle trasformazioni
territoriali.
Tralasciando i provvedimenti di tipo normativo, che in alcuni casi hanno
anticipato addirittura le direttive europee come quella relativa alla Valutazione
Ambientale Strategica (VAS), e quelli adottati nel campo della pianificazione
paesistica nel quadro generale del Piano Territoriale Regionale approvato
con specifica considerazione dei valori paesistici, la Regione ha adottato
una serie di azioni d'importanza minore, ma non meno efficaci, mirati a
creare e rafforzare forme di gestione attiva che coinvolgano i molteplici
soggetti istituzionali che a vario titolo intervengono nella trasformazione
del paesaggio per coniugare con successo le esigenze di sviluppo della nostra
società con la qualità degli interventi.
Questo volume intende rappresentare un ulteriore contributo in quella direzione
e più in particolare s'inserisce in quel processo virtuoso della
qualificazione paesaggistica in grado di produrre cultura da un lato e risorse
economiche dall'altro, con il preciso obbiettivo di soddisfare la domanda
culturale in senso stretto, ma anche in grado di dare maggior respiro all'offerta
turistica qualificata. Una sfida che la nostra Regione, interessata nei
prossimi anni da una serie di eventi di portata eccezionale, deve cogliere
in tutta la sua portata. |
SOMMARIO
APPUNTI DI UNA COVERSAZIONE
Si parla di paesaggio
Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori
Progettisti di architetture, progettisti di paesaggi: progettisti di qualità?
I paesaggi del Piemonte
Orientamenti per la progettazione
Individuazione di "temi progettuali"
TEMI PROGETTUALI
Gli insediamenti produttivi
La viabilità
La ferrovia
L'illuminazione
Gli insediamenti residenziali
I parcheggi
Gli interventi nei centri storici
LE PAROLE DI ADRIANO
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Domenico Bagliani
IMPARARE IL PAESAGGIO
editore L'ARTISTICA
edizione 2004
pagine 96
formato 22x22
legatura in brossura con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
12.00 €
12.00 €
ISBN : 88-7320-100-8
EAN :
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