L'importante
non è vivere,
quel che conta è vivere come ti piacerebbe. |
Paul Bowles |
PRESENTAZIONE
di Alberto Salza
L'universo non è fatto di particelle elementari, ma di storie. Alcune
sono a grana grossa; e coinvolgono interi mondi. Altre sono a grana fine;
e riguardano le persone. Le loro piccole traiettorie di vita si intersecano
o si sfiorano appena, creando una rete (non virtuale, ma quella vera) che
è la rappresentazione del mondo.
La Proposizione 1 del Tractatus logico-philosophicus di Ludwig Wittgenstein,
è semplice: "Il mondo è tutto ciò che accade".
E' una visione dinamica, in movimento. Chi gira il mondo, si muove insieme
a ciò che accade nel mondo.
Nella calura assoluta di luglio, nel deserto della Mauritania (ma avrebbe
potuto essermi accaduto tanti anni prima, in Afghanistan, chissà),
chiesi a un misero cammelliere perchè si ostinasse a portare le sue
bestie macilente attraverso tutti i mercati, senza vederne alcuna. "Chi
non viaggia non conosce il valore degli uomini", rispose. Narrare storie
di viaggio, pertanto, è come ricostruire la trama del mondo nell'ordito
del tempo, alla stregua di un tappeto nomade: sarà però sempre
il valore degli uomini, di chi viene raccontato e di chi invece è
io narrante, a costituire la meta del viaggiatore. E' per questo che si
raccoglie la polvere della strada, o ci si inzuppa gli occhi di pioggia,
o si ruba un'immagine. E' per questo che si può scrivere un libro:
per bersi, a casa, stille di immagini. Con confini o senza.
La casa di un viaggiatore è una contraddizione in termini. Eppure,
dopo mille e mille chilometri sulle stesse piste, di sguardi sugli stessi
luoghi, magari allo stesso tempo, chissà, di tutti i luoghi del mondo,
fu proprio a casa sua che incontrai Guido Ghio, l'autore di questo libro.
Fu come penetrare nell'altrove: dalle pareti, dal pavimento, dai cassetti,
dall'aria stessa - sembrava - uscivano fantasmi di viaggio. Si trattava
di cose: gli oggetti servono al viaggiatore per ricostruire esperienze e
preservare mondi perduti. Mi risuonò intesta una frase di Anatole
France: Collezionare oggetti è bene, ma fare passeggiate è
meglio. Come se avesse sentito, Ghio disse: "Quando si parte?".
Badate bene: non dove, ma quando. Il viaggiatore si distingue
dal turista (in una trita antitesi), non per i chilometri percorsi, ma per
il tempo che ci mette: è un uomo che non ha data fissata sul biglietto
di ritorno, ammesso che ne abbia uno. Il tempo è libertà,
mentre lo spazio costrizione. Spesso mi si chiede: "A piedi, quanti
chilometri fai al giorno?". "Tutti", rispondo. In realtà,
Ghio frantume questi stereotipi, in quanto limitati. Dopo essere stato un
viaggiatore attento e affaticato (la parola inglese travel, "viaggio",
deriva da "travaglio", anche nel senso di "passaggio"
o "parto") è divenuto uno dei primi "turiatori"
o "viaggisti", moderna sintesi del modo di muoversi nel mondo.
[..] |
INDICE
1.Vinca il più bello:
iiiii Bororo del Niger
2. La grande dea e i sacrifici umani:
ììììile tribù
dell'Orissa
3. Bolivia. Un miracolo nella selva:
iiiale missioni di Chiquitos
4. Il turbolento, il malinconico, ìììììl'ospitale:
tre viaggi del Laos
5. Le foglie della virtù:
ìììììi Koma del Camerun
6. Il monaco e il dittatore:
ìììììil
Tibet
7. I ragni non sono velenosi:
ìììììle
isole Galàpagos
8. Donne belle come farfalle:
ìììììle
minoranze del Nord-Vietnam
9. Fabbri, stregoni, soldatesse:
ìììììi monti
Mandara nel Camerun
10. Nozze di fumo:
ìììììììi
Minangkabau di Sumatra
11. Dov'è il colpevole?
ìììììììi
lobi del Volta Nero
12. La giara dell'immortalità:
ìììììììil
Gange
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Guido e Marcella Ghio
IMMAGINI SENZA CONFINI
editore GRIBAUDO
edizione 2001
pagine 196
formato 26x31
rilegato telato
tempo medio evasione ordine ESAURITO
19.95 €
19.95 €
ISBN : 88-8058-150-3
EAN : 9788880581505
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