Emanuele, iscritto alla facoltà di Giurisprudenza, consuma il suo tempo nell'ozio. Un ex compagno di scuola, Federico una sera lo porta in un locale dove conosce Luciana, più grande di lui di vent'anni, della quale subisce il fascino e il carisma.
Lentamente la vita dei protagonisti precipita in una spirale di follia, che li porta a perdersi in un incubo senza speranza in cui la violenza pervade le loro azioni e i loro pensieri, costringendoli a divenire vittime e carnefici di un rituale che segnerà definitivamente le loro esistenze. Sullo sfondo, una Bergamo ambigua e inquietante, con i silenziosi boschi appartati e misteriosi e il frastuono della musia assordante dei suoi locali notturni. |
Che il mondo fosse uno schifo era un'amara consapevoza che avevo acquisito.
Trascorrevo il tempo occupandomi di me stesso, preoccupandomi di dare cura e profondità al mio bisogno di esistere, cercando una verità sullo scopo della mia vita. Non avevo ancora un'eleganza e una raffinatezza logica per dare splendore e sapienza ai miei pensieri, probabilmente non sentivo neanche la necessità.
Avevo compiuto vent'anni. Possedevo un diploma di perito industriale, e avevo messo piede all'università, iscritto al primo anno della facoltà di Giurisprudenza. Non avevo
mai frequentato un corso, né mai avevo letto una pagina di quei libri di diritto.
Avrei fatto volentieri a meno dell'esperienza universita, ma non mi era stata data altra scelta dai miei genitori, i quali avevano previsto per me un futuro da avvocato. Avevo cercato di non alimentare in loro quella speranza, mi ero opposto, come può fare contro i genitori un ragazzo di diciannove anni, ma niente, non c'ero riuscito. Mia madre, molto spesso, dopo lunghe e inutili lotte verbali, cercava di essere più efficace erompendo in pietose e disperate crisi di pianto, che mi mettevano addosso angoscia e sgomento. Mio padre mi colpiva col silenzio, e con l'indifferenza; qualche volta sospirava, con lo sguardo rivolto a mia madre come se volesse dimostrate fastidio più che dispiacere
per quel pianto.
[..]
|
Antonio G. D'Errico
IL DISCEPOLO
editore FRILLI EDITORI
edizione 2008
pagine 190
formato 12x19
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 5 giorni
9.50 €
8.10 €
ISBN : 978-88-7563-402-5
EAN : 9788875634025
|
|