«Con
Figure, che rapprefentano le vive Piante, che nafcono in tutta Europa,
& nell'Indie Orientali, & Occidentali».
«Con
Verfi Latini, che comprendono le facoltà de i femplici medicamenti, e
con difcorfi che dimoftrano i Nomi, le Spetie, la Forma, il Loco, il Tempo,
le Qualità, & le Virtù mirabili dell'Herbe, infieme col pefo, & ordine
da ufarle, fcoprendofi rari Secreti, & fingolari Rimedii da fanar le più
difficili infirmità del corpo humano».
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L'Herbario
nuovo di Castore Durante si impone all'attenzione di appassionati
e studiosi per il contenuto botanico e medico-farmacologico, nonché per
una sua intrinseca importanza storico-letteraria. Dopo la prima pubblicazione,
risalente al 1585, furono realizzate ben otto edizioni fino al 1718. Quella
del 1717, oggetto di questa ristampa anastatica, ha la particolarità di
non essere recensita nei repertori bibliografici botanici: sfuggita agli
elenchi forse per il numero esiguo di copie realizzate e pertanto oggi
rara nelle collezioni librarie delle biblioteche italiane ed europee.
Il testo del 1717 è completo delle revisioni e appendici attuate nel corso
delle varie edizioni, aggiornato a seguito dell'inserimento delle descrizioni
relative alle entità esotiche che solo dopo il 1585 entrarono a far parte
dell'uso farmacologico e alimentare.
Il Durante, intitolando l'opera Herbario nuovo, ha inteso soprattutto
divulgare le conoscenze di materia medica tramandate dall'antichità fino
al XVI secolo basate sull'uso dei Semplici, ossia di quegli elementi
- per la maggior parte vegetali - dai quali erano estratti i principi
attivi dei farmaci del tempo. Gli erbari erano infatti testi fondamentali
per la professione di medico e di speziale; le erbe dovevano essere
ben distinguibili fra loro e, in particolare, la trattazione doveva esporre
con chiarezza quegli aspetti applicativi che spesso erano oggetto di fraintendimenti
e di speculazioni fantasiose.
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L'opera
riunisce più di 900 specie ordinate alfabeticamente secondo il
nome volgare, cui fanno seguito i nomi in lingua greca e latina
con ulteriori riferimenti all'arabo, al francese, allo spagnolo e al tedesco.
Le descrizioni morfologiche, pur aderenti agli schemi cinquecenteschi,
tendono a fornire tutti gli elementi utili al riconoscimento dell'entità
ma è il corredo iconografico che, scandendo ogni singola trattazione,
affascina il lettore con la sua essenzialità e completezza. È quindi un
testo in cui le immagini furono a suo tempo volute dall'Autore per assolvere
non solo ad uno scopo decorativo ma soprattutto descrittivo, un ruolo
che è rimasto a tutt'oggi valido e al quale la tecnica xilografica aggiunge
la seduzione della patina del tempo. Il volume, strutturato come un manuale
per favorire l'individuazione rapida dei vegetali e la documentazione
sui relativi usi e proprietà, è scritto in italiano scorrevole, con descrizioni
e curiosità che ne rendono molto piacevole la lettura.
Dell'opera risalente al 1717 è stata realizzata una preziosa edizione
in anastatica rigorosamente limitata a 1299 esemplari numerati, cui si
aggiungono 50 esemplari contrassegnati con numerazione romana.
La ristampa anastatica dell'Herbario nuovo è preceduta da un esame
dei contenuti nei suoi aspetti storici, descrittivi, nomenclaturali, medico-farmacologici,
iconografici, nonché di correlazione con altri testi precedenti e coevi
e con l'ambiente culturale romano di fine '500. L'analisi del testo durantiano
è curata da Giuliana Forneris, conservatore dell'Erbario del Dipartimento
di Biologia vegetale dell'Università di Torino, e da Annalaura Pistarino,
conservatore della Sezione di Botanica del Museo Regionale di Scienze
Naturali di Torino. Hanno collaborato inoltre Pierangelo Lomagno, professore
a contratto presso la Facoltà di Farmacia dell'Università di Torino e
Paola Lanzara, membro del Comitato dei Giardini Storici del Ministero
dei Beni Culturali.
La ristampa anastatica dell'Herbario nuovo, si presenta come operazione
editoriale di alto profilo realizzata dalla Priuli & Verlucca, editori
(da anni specializzata in riproduzioni in facsimile autentico e in anastatica
di antichi codici miniati) in collaborazione con il Museo Regionale di
Scienze Naturali di Torino (dove è conservato il volume originale) che,
attraverso la rivisitazione di opere particolarmente significative, intende
sia divulgare e valorizzare il patrimonio librario entrato a far parte
della Biblioteca dell'Istituzione, sia porre l'attenzione su importanti
momenti della storia della cultura scientifica. |
Castore Durante
HERBARIO NUOVO
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2000
pagine 640
formato 23x33
edizione di lusso, rilegata in mezza pelle con nervature e ori sul dorso e con cofanetto di fattura manuale
tempo medio evasione ordine ESAURITO
390.00 €
390.00 €
ISBN : 88-8068-164-8
EAN :
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