INTRODUZIONE
Liguria: una faticosa bellezza
Come venne in mente ai primi abitanti della Liguria di scegliere un posto simile per piantare le tende?
Avrebbero potuto spostarsi fino alla Pianura Padana e coltivare la terra senza dover "terrazzare intere montagne", o arrivare fino alle spiagge dell'Adriatico, dove il mare è molto meno minaccioso e non t'inghiotte a pochi passi dalla riva. Invece decisero di stabilirsi in un territorio aspro e ostile che, nel bene e nel male, ha contribuito a forgiare il carattere dei suoi abitanti.
Diodoro Siculo, storico del i secolo a.C., li descrive così: «I Liguri vivono in un territorio aspro e sterile, nel quale conducono un'esistenza dura e gravosa, tra fatiche e travagli continui che li hanno resi arditi e pericolosi in tutti i casi della vita».
Essi, sembra dire, sono duri e avari come la loro terra e la loro parsimonia si manifesta soprattutto nelle parole, come se la comunicazione prevedesse, di per sé, la dispersione di un patrimonio. La lingua che hanno elaborato nel corso dei secoli appare ruvida, poco poetica e certo più funzionale al commercio che alla letteratura. Basterebbe confrontare l'incredibile ricchezza della canzone popolare napoletana, con la pochezza di quella genovese, per capire quanto l'animo ligure sia poco propenso all'affiato lirico. Anche l'espressione popolare dei "trallalleri" sembra improntata al risparmio, infatti è costituita da canti corali senza accompagnamento strumentale, dove persino la presenza femminile è evocata da un uomo. Eppure, Sigmund Freud, nel 1905 scrisse che: «È impossibile parlare di questa regione senza essere un poeta o citarne uno». E, in effetti, per testimoniare la presenza della cultura ligure nell'arte del Novecento, basterebbe citare Eugenio Montale, per la poesia, Italo Calvino per la letteratura e Fabrizio De André per la canzone d'autore, tre grandi poeti che, guarda caso, si sono ben presto allontanati dalla loro regione per realizzarsi e vivere altrove, mantenendo però l'imprinting di créuse, mareggiate e ardesie nel proprio DNA artistico e culturale (come fece Cristoforo Colombo che per fuggire ai vincoli della sua terra dovette inventarsi un continente da scoprire).
Per contro, sono tanti i personaggi che nella rete ligure sono finiti, per ventura o per diletto, e ne hanno ricavato una tale impressione da non potersene quasi staccare. Sono stati compilati interi volumi con le testimonianze di viaggiatori illustri che hanno raccontato l'incantamento suscitato in loro dalla bellezza della natura e della cultura ligure. |
La Liguria analizzata minuziosamente, comune per comune, frazione per frazione, per dar modo al visitatore di conoscerla disponendo di una guida che lo porti per mano a scoprire anche gli angoli più nascosti e segreti di una terra affascinante ma non disposta a concedersi al turista frettoloso. Troverete qui i luoghi meta dei Grand Tour dei viaggiatori inglesi dell'Ottocento (come Nervi, Sanremo e Bordighera), quelli resi celebri dai rotocalchi fin dagli anni Cinquanta del secolo scorso, perché vi facevano follie Brigitte Bardot e Gigi Rizzi (un nome per tutti: Portofino). Ma vi verranno svelate anche le tante perle della costa, luoghi ancora in parte così selvaggi che sembra incredibile si trovino a due passi da centri popolosi. E i mille paesini e borghi dell'entroterra dall'aria sopraffina, il cibo squisito, l'ospitalità calda ma mai invadente, perché non è nella natura del ligure "stare addosso" ai forestieri. Vi verranno elencate usanze, feste, opere architettoniche, e segreti e "ceti", come si dice qui, che mai avreste sospettato; i commenti di Hemingway sul "muretto" di Alassio, le tragicomiche disavventure di Hitchcock sulla riviera, e poi leggende di fate, fattucchiere e fantasmi che dal Medioevo allungano fino a noi le loro mafie, vicende di lotta con i pirati Saraceni, storie di navigatori, pescatori e altri "lavoratori del mare" abituati a vivere sull'acqua e a sognare le "creuze" di mare di cui cantò De André, stradine di fiaba che li portavano e ancora, talvolta, li portano, alle loro case arroccate sugli scogli. Questo i tre autori hanno cercato di comunicare al lettore, con l'entusiasmo e l'amore per questa gente "burbera" ma sincera, per la loro terra.
INDICE
Introduzione
La provincia di Genova
La provincia di Imperia
La provincia della Spezia
La provincia di Savona
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi di persona
Indice delle località
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Giampiero Orselli - Stefano Roffo - Marco Scuderi
GUIDA INSOLITA DELLA LIGURIA
editore NEWTON & COMPTON
edizione 2006
pagine 432
formato 12,5x22,5
cartonato con sovracoperta a colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
20.00 €
20.00 €
ISBN : 978-88-541-0661-5
EAN : 9788854106611
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