PREFAZIONE
La media delle nostre produzioni di vino è scesa dai 65,4 milioni
di ettolitri del decennio 84/93 a 50,6 milioni dell'ultimo quinquennio.
Parallelamente in Italia è mutata la superficie di uva da vino che
nel 1980 era di 1.230.000 ettari ed oggi è di soli 792.000 ettari.
Negli ultimi dieci anni abbiamo perso 178.000 ettari, quanti ne hanno il
Piemonte e la Sicilia insieme. Il settore produttivo è quindi in
forte contrazione ed in grande evoluzione e sta andando verso produzioni
sempre più specializzate che premiano solo la qualità, ovviamente
intesa a tutti i livelli.
Chi vincerà questo confronto? Come sempre i migliori. Certamente
avranno una marcia in più coloro che sapranno affiancare alla qualità
un prezzo equo ed un'adeguata immagine del prodotto, basata non tanto sul
biglietto da visita, ma sulla consistenza dei vigneti e sulla efficenza
delle strutture produttive che il consumatore, sempre di più, intende
come giusto equilibrio tra tradizione ed innovazione.
In questo scenario ben si inserisce il "Progetto Qualità Globale"
di DuPont che, ad agrofarmaci di alto livello, affianca una rigorosa assistenza
per la loro corretta applicazione, con lo scopo di privilegiare più
"il come e il quando" rispetto al "quanto". Un'azienda
che ha fatto della ricerca la sua bandiera e della salubrità del
prodotto finale il suo fine, adottando soluzioni e sistemi atti a creare
le condizioni di un "risultato pulito" senza incidenze sulla salute
del consumatore e nel grande rispetto dell'ambiente. Un'azienda che ha percorso
i tempi adeguandosi, con i fatti, alla metamorfosi che nei prossimi quindici
anni riguarderà la viticoltura italiana che, , secondo l'Assoenologi,
sarà pari se non superiore a quella che è avvenuta a partire
dagli anni 80 in cantina.
Del resto l'età media dei nostri vigneti è di oltre trent'anni
e le ore lavorative anno/uomo/ettaro sono mediamente 400. Da qui la necessità
di un cambiamento di rotta, pena un ulteriore abbandono della della superficie
vitata con il conseguente ulteriore decremento delle produzioni. Gli indicatori
dicono che nell'arco di 15 anni quasi il 70% delle aziende viticole con
più di 20 ettari dovranno essere meccanizzate per far scendere le
ore anno/uomo/ettaro madiamente intorno alle 200. Ed in questo contesto
un ruolo determinante sarà svolto anche dalla lotta alle ampelopatie
con sistemi che DuPont ha già messo in atto. Anche da qui la validità
del progetto "Qualità totale", non per produrre di più,
ma per produrre meglio, per la qualità ed il successo del vino italiano
nel mondo. |
"...meglio
bianco, rosso o nero?"
Ogni volta che acquistiamo una buona bottiglia di vino pensiamo all'armonia
ed alla gioia che proveremo quando potremo gustarla con il nostro piatto
preferito o semplicemente in compagnia delle persone a noi care.
I manuali di cucina offrono una vasta gamma di abbinamenti tra i vini
ed i raffinati piatti che offre la cucina italiana. Questa guida non vuole
sostituirsi a tali pubblicazioni ma semplicemente offrire a tutti voi
la possibilità di selezionare dei vini prodotti da aziende italiane
che hanno intrapreso oltre dieci anni fa una strada coraggiosa.
Siamo infatti giunti alla quarta edizione della "Guida ai vini di
Italia" ed è con immenso piacere che ve la presento.
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aa.vv.
GUIDA AI VINI D'ITALIA
editore EDAGRICOLE
edizione 2004
pagine 238
formato 15x21
brossura
tempo medio evasione ordine 6 giorni
9.50 €
7.60 €
ISBN : 88-506-4998-3
EAN : 9788850649983
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