QUANDO L'AMERICA SEPPE CHIEDERE SCUSA
Il dramma di Bartolomeo Vanzetti e di Nicola Sacco,
Nick & Bart, ha attraversato la storia.
Bruciati sulla sedia elettrica, nel penitenziario di Charlestown il 23 agosto del 1927 per un delitto che non avevano commesso, i due italiani sono stati pienamente riabilitati cinquant'anni dopo dal Governatore del Massachussetts, Michael S. Dukakis, riconoscendo la loro totale innocenza e la persecuzione di cui furono vittime.
Questo libro racconta la storia di Bartolomeo Vanzetti che, nato in un paesino della provincia di Cuneo, Villafalletto, se ne andò in America alla ricerca di un futuro restando in contatto con il padre e le sorelle.
Attraverso queste lettere, e molti documenti originali come l'autobiografia scritta in carcere, viene ricostruita la vicenda umana e politica di Vanzetti intrecciata a quella dell'inseparabile amico e compagno Nicola Sacco, anch'egli povero immigrato italiano (da Torremaggiore, in provincia di Foggia), anarchico.
Due uomini, due vite, due storie che sono divenute simboli dell'ingiustizia, dell'odio etnico e politico, della persecuzione. Affrontare sempre a fronte alta, certi della ragione, onestamente fieri.
GRIDATELO DAI TETTI
Nella lettera del primo ottobre 1920, in cui annunciava al padre Giovanni Battista, la sua condizione di carcerato, Bartolomeo Vanzetti scriveva:<Non tenete celato il mio arresto, No, non tacete, io sono innocente e voi non dovete vergognarvi. Non tacete ma gridate dai tetti, a tutti, del delitto che si trama al mio danno... No, non tacete, che il silenzio sarebbe vergogna>. E se molti hanno avuto vergogna, moltissimi hanno invece alzato la loro voce per gridare l'innocenza di Nick e Bart, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, finiti innocanti sulla sedia elettrica di un carcere americano e poi pienamente riabilitati, cinquant'anni dopo, dal Governatore dello stesso Stato, il Massachussetts.
La riedizione di questo volume che curai, su richiesta dell'indimentacabile Davide "Ulisse" Lajolo e con l'insostituibile collaborazione di mia moglie nel 1977, mi riempie di gioia e di orgoglio perché la storia di Sacco e Vanzetti è una storia universale. Purtroppo. Perché testimonia di troppi crimini: l'odio razziale, il disprezzo delle regole, l'arroganza politica, la menzogna nell'interesse del potere. Ma anche del contrario: della forza della verità, della ragione, dell'onestà.
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ALBERTO GEDDA, 2005 |
INDICE
Gridatelo dai tetti
Alberto Gedda, 2005
Perché tutti vedano il vero
Davide Lajolo, 1977
Quelle lettere
Alberto Gedda, 1977
Abbracciandovi e baciandovi vi saluto
Morì senza udirmi piangere
Il 9 giugno lasciai i miei cari
Gran cuori fra la marmaglia
Ditemi della famosa guerra
Pescivendolo per amore di indipendenza
Sindacalisti arrestati
La rapina alla Slater and Morrill
Non tenete celato il mio arresto
Le cose sembrano andar bene
Anche quest'appello è stato respinto
La giuria ci aveva odiati fin dal primo momento
Verrà giorno in cui la mia vita sarà riconosciuta quale è
Di tutti e di tutto mi chiese notizia
Quest'agonia è la nostra vittoria!
Appendice
Bibliografia |
a cura di Alberto Gedda
GRIDATELO DAI TETTI
editore FUSTA
edizione 2005
pagine 160
formato 13x21
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
13.50 €
13.50 €
ISBN :
EAN :
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