CUORE TORO
Ho provato una sensazione molto strana, lavorando a questo libro con Sauro Tomà. E gli amici del Toro sanno che non è la prima volta: volevo dire che con Sauro avevo collaborato per dar vita a quel "Vecchio cuore granata" che per l'editoria sportiva rappresenta uno dei titoli più venduti, tant'è che ormai ha raggiunto la quarta o quinta edizione.
Con "Me Grand Turin", però, l'emozione è stata assai diversa. Sauro, che nel precedente volume aveva raccontato la sua avventura di giovane calciatore al servizio di Ferruccio Novo, ha voluto dedicare la massima attenzione ai compagni scomparsi. Ha cosparso le pagine di ricordi struggenti, con una sincerità totale, sottolineando quei legami di stima e di affetto che ancora oggi lo fanno sentire vicino alla Grande Squadra. Il lettore deve sapere che su queste pagine ha versato più di una lacrima. A cinquant'anni di distanza dalla tragedia di Superga, la sua mano trema ancora ogni volta che scrive i nomi di Mazzola, Maroso, Loik e di tutti coloro che persero la vita quel 4 maggio 1949 alle 17,05.
Cinquant'anni sono tanti, per molti rappresentano una vita intera. Accompagnando Sauro in questo viaggio attraverso la leggenda del Grande Torino, ho capito che il suo dolore pesa più della vita e che il suo "cuore Toro" è sempre segnato da una ferita profonda.
D'accordo, è un "miracolato", poichè un infortunio gli impedì di volare a Lisbona con i compagni, ma l'orrore di saperli morti lo ha costretto a prendere coscienza di una spaventosa dimensione di quella sua vita Granata ormai lunga, appunto, cinquant'anni. A quei campioni fu legato da una amicizia stretta, la stessa che unita alla inarrivabile classe dei giocatori partorì un Torino Invincibile.
Era, quella Squadra, anche il simbolo della volontà di rinascita della nostra Italia distrutta dalla guerra. Per questo, gente di ogni condizione e ceto considerò la scomparsa dei Ragazzi Granata come una personale disgrazia.
Nei ricordi di Sauro c'è anche lo spirito del tempo, al quale il Torino che s'affaccia al Duemila dovrebbe ancora ispirarsi.
Sergio Barbero
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INDICE
Cuore Toro di Sergio Barbero
Tutto inizia con Novo (e con Ossola, la prima pietra)
La lunga notte del "Sistema"
Mazzola e Loik
Il Torino vince il primo dei cinque scudetti consecutivi e si aggiudica la Coppa Italia
Il Torino-Fiat e Silvio Piola
Con Moroso Ballarin e Castigliano la creatura è perfetta
Mazzola segna 29 gol: un record per una mezz'ala
Da Rebocco al Filadelfia
A cena con Capitan Valentino
Amici miei
"Fiesta" granata a Barcellona
Alè Campioni!
Il Toro simbolo proletario
Alla conquista del Brasile
Lo scudetto spezzato
Quel giorno a Superga
I ragazzi del Torino
RICORDARE... E ANCORA RICORDARE...
Così nacque la creatura perfetta
Le schede tecniche dei campioni granata
Storia dei cinque scudetti consecutivi
Consultivo delle presenze e gol dei protagonisti dei cinque scudetti
Coppa Italia 1942-43
I primati del Grande Torino
Il Grande Torino in Nazionale
Gli ultimi 180 minuti
Ore 17,03 del 4 maggio 1949: il drammatico dialogo con la radio del trimotore
Perchè precipitò l'aereo del Torino?
Quel maledetto pomeriggio
L'editoriale dell'autorevole foglio sportivo "A Bola"
Un campione per amico
Come li vedeva Renzo De Tecchi, il famoso "figlio di Dio"
Filadelfia, un tempio del calcio
IL GRANDE TORINO E IL SUO TEMPO (1939-1949)
Bibliografia |
Sauro Tom
ME GRAND TURIN
editore GRAPHOT
edizione 1999
pagine 220
formato 19x26
copertina plastificata con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
20.00 €
20.00 €
ISBN : 88-86906-16-1
EAN : 9788886906166
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