Si, lo sappiamo tutti: la storia di una squadra di calcio è un meraviglioso, verrebbe quasi da dire magico, impasto che ha in sentimento e passionalità, emorione e slancio le componenti di base di una ricetta che conduce sempre, o per lo meno sovente, a una meta: la fede in questa piuttosto che in quest'altra bandiera, in un colore oppure in un altro.
[..] "... Cifre e statistiche, date e punteggi, bilanci e contrappunti numerici non ne costituiscono certo l'anima, ché questa è data dagli uomini che ne hanno vestito la maglia, ma di sicuro ne fanno l'ossatura, lo scheletro che, per quanto asettico, ne configura la concretezza, la solidità, persino anche un po' l'impronta del carattere.
[..] Un fattore prezioso, dunque, quello del numero, in grado di offrire allo storico, all'appassionato e allo spigolatore elementi di grande interesse. Ma soprattutto - e nel caso del Torino in modo davvero speciale - capace di fargli intendere una cosa di grande peso: consegnargli il senso della continuità, fargli toccare con mano come un società calcistica sia uno scrigno colmo di tesori, perchè intriso dell'ardore e dell'azione di tanti uomini che quegli stessi numeri hanno saputo scrivere con le loro imprese sul campo di gioco; un patrimonio che, costruito anno dopo anno, campionato dopo campionato, nel volgere del tempo ha accumulato preziose valenze emotive e affettive, e non da ultimo anche strettamente statistiche.
Insomma la storia del Torino Calcio è anche questa: una vicenda secolare che trova nel riscontro statistico e numerico un'ulteriore conferma della sua grandezza, quella che la rende una delle più gloriose dell'intero panorama del calcio nazionale."

Franco Ossola