PREFAZIONE
"E' davvero mostruoso che la gente vada in giro dicendo alle nostre
spalle cose che sono assolutamente vere"
Oscar Wilde, il ritratto di Dorian Grey, 1891
Bastano tre o quattro ore a Luisa e Cristin-a, spietate grame lenghe
in azione, per mettere a soqquadro la tranquilla quotidianità degli
abitanti di un palazzo popolare torinese di metà Ottocento. Le
grame lenghe, è chiaro, sono le malelingue o le linguacce,
autentiche professioniste del pettegolezzo, talentuose ed acide maldicenti
che sparlano alle spalle di amici e vicini di casa. Sono loro a far piombare
sulla situazione iniziale della commedia l'inesorabile assioma di Thomas:
quando si definisce reale una situazione, essa sarà reale nelle
sue conseguenze.
Un po' trattato socio-antropologico, un po' commedia brillante: Le
grame lenghe è entrambe le cose. E' un testo che Luigi Pietracqua
ha scritto nel 1862 ma che ancora sorprende ad ogni lettura successiva.
Colpisce, in primis, la lucidità che l'autore dimostra nel
descrivere le dinamiche sociali del pettegolezzo: come nasce, dalle prime
confidenze fatte da Cristin-a alla nuova arrivata Luisa, fino alla progressiva
strutturazione di una vera e propria cellula del pettegolezzo che
non risparmia nessuno degli inquilini. Anche le storie si fanno
man mano più complesse fino a diventare palese bugia, pur
di reggere fino in fondo il delicato gioco del "taglio del coltello".
Il comportamento tenuto dalle implacabili svelatrici dello scandaletto,
Luisa e cristin-a, si rivela subdolo e morboso, dettato da non si sa quale
motivazione se non da una atavica, quanto infondata, predisposizione naturale
delle donne ad iccuparsi dei fatti altrui. Coloro i quali cadono vittime
della maldicenza subiscono la triste storia del capro espiatorio:
se il fio che va pagato alle voci è la perdita della rispettabilità
davanti al gruppo di appartenenza, i problemi che ne derivano possono
essere seri: il veterno Gioachin cresce una figlia non sua, Betin-a. Il
padre naturale della ragazza ha sacrificato la sua reputazione in nome
della libertà aderendo alla sommossa popolare del 1831. Qui, a
onor del vero, la competenza storica di Pietracqua vacilla: quello che
egli indica come "fatto di San Salvario" fa riferimento invece
a un'insurrezione che risale al 1821, ma questo poco importa ai fini della
trama. La rivelazione della falsa paternità di Gioachin finisce
col mettere a rischio l'anelato matrimonio della fanciulla: Betin-a infatti
era promessa sposa al negoziante Ernest. Anche l'amoruccio tra la parrucchiera
Angelin-a e il musico Biasin viene messo in crisi dalle gratuite illazioni
di Luisa e Cristin-a, che da un lato attentano strategie molto accorte
per salvaguardare le loro. Il lieto fine, regola aurea del teatro "leggero",
ristabilirà la situazione iniziale e condannerà le due perfide
devianti. [..]
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INDICE
Prefazione
Le malelingue - Le grame lenghe
Atto primo
Scena prima
Scena seconda
Scena terza
Scena quarta
Scena quinta
Scena sesta
Scena settima
Scena ottava
Scena nona
Scena decima
Atto secondo
Atto primo
Scena prima
Scena seconda
Scena terza
Scena quarta
Scena quinta
Scena sesta
Scena settima
Scena ottava
Scena nona
Scena decima
Scena undicesima
Scena dodicesima
Scena tredicesima
Scena quattordicesima
Scena quindicesima
Atto terzo
Atto primo
Scena prima
Scena seconda
Scena terza
Scena quarta
Scena quinta
Scena sesta
Scena settima
Scena ottava
Scena nona
Scena ultima
Biografia di Luigi Pietracqua
Alcuni giudizi critici su Luigi Pietracqua
Bibliografia essenziale
Indice |
Luigi Pietracqua
LE GRAME LENGHE
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2001
pagine 176
formato 11x17
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
6.50 €
6.50 €
ISBN : 88-86425-89-9
EAN :
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