Una ragione misteriosa spinge la baronessina Valeria Langrino ad intraprendere
un viaggio in idrovolante da Torino a Venezia, ma qualcuno ha interesse
a non lasciarla arrivare e lo scopo viene raggiunto.
Da questo fatto prende l'avvio una storia intricata che si sviluppa in
un susseguirsi di colpi di scena, attraverso i quali il lettore tenta
di anticipare una conclusione che si rivelerà molto difficile da
intuire.
Il commissario Martini chiamato a dare man forte al suo collega Piperino,
si muove con la solita sicurezza in un ambiente di piccola aristocrazia
piemontese che nasconde intrighi e perfidie.
Martini dovrà confrontarsi con un assassino astuto che non esita
a ricorrere a qualsiasi mezzo per difendere i suoi interessi.
La ricerca della verità sarà lunga e difficile e quando
si giungerà alla resa dei conti la soluzione apparirà insospettabile.
La zona scelta come teatro della vicenda è la "Crocetta",
ma come al solito, Martini si muoverà anche in altre parti di Torino,
sempre pieno di interesse per la sua bella città.
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Le
persone raggruppate sulla riva del Po, nei pressi del ristorante San Giorgio,
cominciavano ad innervosirsi. Stavano aspettando da dieci minuti che l'idrovolante
facesse la sua comparsa sulla porta spalancata dell'hangar e bisbigliavano
tra di loro con una certa apprensione.
-Cosa sarà successo?-chiese un signore alto e magro, senza rivolgersi
a nessuno in particolare.
-Stanno semplicemente provando i motori,-ribattè un altro, con il
tono di sufficienza che si addice ad un habitué.
In realtà dal capannone costruito su palafitte che ospitava i due
"Cant 22" della linea Torino-Trieste, proveniva l'inequivocabile
rimbombo di un motore che andava su di giri.
-Sarà,- rispose un po' piccante il signore alto,- però l'orario
di partenza è fissato per le 11 e...
L'habitué abbozzò un cenno di indifferenza e prese
a camminare avanti e indietro sulla striscia di erba umida, vicino alla
riva. Gli altri continuarono le loro conversazioni.
-Lo sai che ho quasi freddo?-disse Valeria rivolgendosi al cugino che l'aveva
accompagnata per assistere alla sua partenza.
Effettivamente, in quella malinconica mattina di marzo, l'aria era pungente
e la lieve foschia che avvolgeva il Castello Medievale, prolungava i brividi
dell'inverno appena passato.
L'uomo, un tipo distinto con l'aria boriosa e un paio di baffi folti e scuri,
la guardò senza simpatia.
-A dire la verità,-ribattè,-questo non mi sembra il periodo
più adatto per un viaggio in idrovolante. Su quel trabiccolo potresti
avere freddo davvero: lì non c'è il riscaldamento.
Fece schioccare le labbra e aggiunse:-Non capisco la tua decisione di usare
questo mezzo: il treno è talmente comodo...
Valeria lo aveva ascoltato con distacco; ma notando la sua contrarietà
non potè frenare il lampo ironico che le guizzò negli occhi.
-Ti dirò che sull'idtovolante mi sento più sicura,-precisò.
Il cugino la osservò con curiosità.
-Non capisco. Se parli in termini di sicurezza è ben più probabile
avere un incidente a bordo di un aereo che non su un treno.Non ti pare?
Valeria gli rivolse un sorriso ambiguo.
-Non mi riferisco ad incidenti di percorso,-chiarì.
L'altro rimase sconcertato.
-A che cosa, allora?
-Mah...
[..]
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Gianna Baltaro
DUE GOCCE DI SANGUE BLU - PB
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 1993
pagine 252
formato 15x21
copertina plastificata a colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
7.00 €
7.00 €
ISBN :
EAN : 9788886425145
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