GIUSEPPE
MANZONE DALLA PROVINCIA UNA PROPOSTA DI MODERNITA'
Sono un pittore provinciale io, e cerco solo di fare bene alcune cose
(GIUSEPPE MANZONE)
Giuseppe Manzone (1887) appartiene alla generazione dei pittori nati
in Piemonte tra seconda metà dei Settanta e fine Ottanta, attivi a cominciare
dal primo decennio del Novecento: Luigi Onetti (1876), Matteo Olivero
(1879), Felice Carena (1979), Filippo Omegna (1879), Cesare Ferro (1880),
Domenico Buratti (1881), Evangelina Alciati (1883), Mario Reviglione
(1883), Agostino Bosia (1886). Salvo Carena che qualche rapporto con
Torino lo mantenne anche dopo il trasferimento a Roma nel 1906, non fosse
per resistenti amicizie (Ferro, Buratti) e parentele "pittoriche" (Chessa,
Sobrero), e Balla e Carrà che presero di slancio strade avventurose comunque
senza ritorno, tutti gli altri, pur facendo qualche puntata "fuori" per
studio o lavoro, restarono legati al territorio d'origine e proseguirono
quella tradizione per scuole regionali che aveva caratterizzato l'Ottocento
italiano. Del tutto anomala, invece, la vicenda di Felice Casorati, che, nato a Novara nel 1883, fece un lungo giro prima di stabilirsi nel 1918 a Torino: la sua differenza dipese in primo luogo da una educazione tecnica e per così dire sentimentale che si sviluppò fuori dall'ambiente accademico, per giunta in aree culturali assai distanti - tra Veneto e Napoli - con riferimenti privilegiati alla Mitteleuropa e al museo sentito come luogo vivo, magistrale assai più che la sperimentazione contemporanea, e dall'innesto dell'interesse figurativo su una sensibilità musicale e una preparazione umanistica. Tutto questo - oltre naturalmente le sue straordinarie qualità di pittore e l'intransigenza caratteriale confermata da due mitici incontri, sul piano etico di Gobetti, su quello formale con Cézanne - determinò una impossibilità di dialogo con i pittori che continuerebbero a definire la propria collocazione esperienziale oltre che ideale sul filo della continuità/discontinuità rispetto all'Ottocento. Subito sottolineo la frattura, perché proprio lì si annidano, almeno in parte, le ragioni della sfortuna di artisti come quelli sopra elencati, palesemente di notevole livello ma condizionati da una provincialità ben diversa da quella rivendicata da Casorati, a significare più che altro una scelta di solitudine.
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PINO MANTOVANI
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SOMMARIO
Giuseppe Manzone
Dalla provincia una proposta di modernità
Pino Mantovani
Suggestioni nordiche,
visione realistica e naturalismo lirico nella pittura di Giuseppe Manzone
Mauro Galli
Giuseppe Manzone. La vita e l'opera
Francesco Sottomano
Tavole
Schede. Elenco delle tavole
Testimonianze
Bibliografia
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Pino Mantovani - Mauro Galli - Francesco Sottomano
GIUSEPPE MANZONE
editore FABIANO
edizione 2005
pagine 200
formato 21x29,7
telato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine ESAURITO
60.00 €
60.00 €
ISBN : 88-89629-03-7
EAN :
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