Una bambina guarda dalla finestra dentro un'aula scolastica e intravede il suo destino.
La storia di quarant'anni di insegnamento come un romanzo.
Dai primi incarichi, in sperdute scuole di montagna da raggiungere a piedi, con canoniche come ostelli e bambini contesi alle capre, ai lunghi anni passati nella scuola di Filia.
La piccola frazione di Castellamonte è lo scenario in cui si dipana il racconto di una maestra: alunni tra banchi della pluriclasse e una ricca e varia umanità che anima la piazza e la Società di Mutuo Soccorso.
Un libro che insegna l'essenziale: non si smette mai di imparare.
Perché ho deciso di scrivere questo libro.
Innanzitutto per i miei due nipotini, Federico e Chiara.che hanno iniziato da poco il loro percorso scolastico. Non appena sono stati in grado di capire la differenza tra fiaba e racconto, mi hanno detto: "Zia Cocò, ci racconti una storia vera delle tue?"
Ci terrei a spiegare il significato del mio soprannome. Da sempre tengo un piccolo pollaio recintato, che si trova proprio accanto al giardino di casa. Federico da piccolo amava molto andare a dare da mangiare alle mie "cocò"... .e fu così che la "zia Marisa che ha le cocò" divenne per brevità la "zia Cocò". E dire che una volta in famiglia ero "la zia maestra"!
Desidero inoltre dedicare questo libro a tutti i bambini che hanno vissuto anni di esperienza con me. E per tutti i bambini che verranno e che ricordando diranno: "C'era una volta la scuola...
Infine, il mio pensiero va a tutte quelle colleghe e quei colleghi che lavorano con dedizione, sostenuti solo dall'amore per gli alunni e per l'insegnamento, a dispetto delle mille difficoltà dovute alla cronica carenza di organico, materiali, strutture e, troppo spesso, anche alla frequente mancanza di rispetto da parte di taluni genitori.
Nell'augurare loro che in futuro ci sia una maggiore considerazione per l'importante ruolo educativo che gli insegnanti tutti svolgono, desidero peraltro ricordare che buona parte della mia vita di maestra l'ho trascorsa ad insegnare nelle pluriclassi, in situazioni ambientali spesso assai difficili, con alunni a dir poco recalcitranti, senza aiuti, senza colleghi. né materiali didattici che non fossero un paio di libri ed un quaderno. Ebbene, la voglia di lavorare bene e la speranza di riuscire davvero a trasmettere qualcosa ai miei alunni mi hanno sempre sostenuto, anche nei momenti più difficoltosi. Auguro a tutti di riuscire a trovare la stessa forza e la stessa speranza. |
INDICE
Introduzione
Capitolo I
La mia vita prima di diventare Maestra
Capitolo II
Colleretto Castelnuovo - Sant'Anna Boschi / 1952-1953
Capitolo III
Cuorgnè: frazione Priacco / 1953-1954
Capitolo IV
Fondo Valchiusella / 1955-1956
Capitolo V
Sparone: frazione Bose / 1957-1958
Capitolo VI
Castelnuovo Nigra / 1958-1959
Capitolo VII
Frassinetto: frazione Berchiotto / 1958-1959 e 1959-1960
Capitolo VIII
La mia prima nomina di ruolo / 1 ottobre 1960
Capitolo IX
Sparone: frazione Frachiamo / 1962-1963
Capitolo X
Castellamonte: frazione Filia / 1963-1986
La scuola di Filia raccontata dagli ex alunni
Capitolo XI
Castellamonte: frazione Sant'Anna Boschi / 1988-1989
Capitolo XII
Colleretto Castelnuovo. la scuola di Valle / 1990-1991
La maestra Marisa di Cristian Torrizzano
Non solo il pane della scienza...
Ringraziamenti
Per concludere... |
Marisa Nigro
UN GIRADISCHI FATTO DI CASTAGNE
editore TIPOGRAFIA BAIMA RONCHETTI
edizione 2013
pagine 176
formato 16,5x23,5
plastificato con alette
tempo medio evasione ordine 2 giorni
15.00 €
7.90 €
ISBN : 978-88-96322-23-9
EAN : 9788896322239
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