GENTE DI CALOSSO
Dagli albori al ventesimo secolo

PREFAZIONE

Salutiamo con profondo interesse la fatica di Piero Bussi, giovane imprenditore agricolo e da qualche tempo anche ricercatore attento e motivato di vicende storiche, il quale si cimenta con la "storia" del suo paese, Calosso, nella provincia di Asti.
Parte da molto molto lontano, fin dalla evoluzione geologica delle terre emerse nella zona nord-occidentale della penisola si sofferma sui primi ipotetici insediamenti dell'epoca neolitica, quando, in favorevoli territori, fu scoperta l'agricoltura cheb portò con sé staordinarie conseguenze.
Successivamente ricorda rudi montanari ed arditi marinai, i Liguri, seguiti dai Celti della Gallia Cisalpina. Questi ultimi ignorarono la nozione di stato, rimasero una nebulosa di tribù e di piccole monarchie fino a quando, non senza notevoli difficoltà furono assoggettati da Roma alla fine del III secolo. I Romani costituirono nel tempo il loro, immenso impero che dopo vita travagliata cedette alle conquiste degli stranieri, i barbari.
Ed ecco i secoli bui che, a giudicare da studi recenti, tanto bui non furono. Essi in ogni caso, diedero avvio ad una società guerriera e feudale in cui ogni individuo occupava un posto, preciso all'interno della gerarchia sociale.
Nel 960, alto medioevo, riferisce Bussi che per la prima volta compare il nome del suo paese collegato a quello di tale Arimanno de Calocio appunto (Arimanno= nell'antico diritto germanico e longobardo, l'uomo libero compreso nell'ordine degli armati e con diritto all'assegnazione di terre inalienabili e trasmissibili creditoriamente - Dizionario enciclopedico di arti, scienze, tecniche, lettere, filosofia, storia geografica, diritto, economia Zanichelli - Bologna 1992).
Prende così avvio il racconto man mano più completo ed attento di vicende, personaggi, momenti di vita paesana.
Non propriamente un libro di storia, opera per la quale è indispensabile essere specialisti per non apparire (come succede spesso) troppo approssimativi o dilettanti. L'archivio, le fonti a cui attinge l'autore sono costituiti per la maggior parte dagli ordinati comunali a partire da quando il piccolo paese monferrino fu governato da autorità che lasciarono testimonianza scritta del loro operato.
Come cornice gli avvenimenti notevoli accaduti nei territori vicini, in Italia e non solo nei quali gli abitanti delle comunità calossesi a vario titolo furono coinvolti fino a quando nel 1946, dopo l'esperienza della lotta di liberazione Bussi Anselmo ottenne la carica di primo cittadino.
Emergono campi d'indagine politici, economici, sociali, religiosi e di costume. La ricostruzione dei fatti in base alle delibere, consultate con grande attenzione e pignoleria, non si presenta sempre coesa, rigorosa; lo è con certezza nella mente dell'autore, scrittore vulcanico, fortemente appassionato della materia trattata.
La narrazione procede agevole, sostanzialmente spigliata; i giudizi personali appaiono ridotti al minimo mentre commenti, osservazioni, e anche rilievi sono affidati al lettore paziente.
Perdoniamo eventuali imperfezioni di metodo, di scrittura, trattandosi di prova niente affatto facile.

RENATO FERRO

INDICE

CAP I: Dalla creazione ai primi liguri
CAP II: Dai liguri alle prime tracce di Calosso
CAP III: Dalle prime tracce di Calosso all'epoca comunale
CAP IV: Ipotesi sul castello di Crevacuore tra storia, leggenda e notizie sul castello tutt'ora esistente
CAP V: Il seicento
CAP VI: I guerra di successione del Monferrato
CAP VII: II guerra di successione del Monferrato
CAP VIII: Il diciottesimo secolo
CAP IX: La guerra di successione spagnola
CAP X: Dalla guerra di successione austriaca alla Rivoluzione francese
CAP XI: Dalla Rivoluzione francese a quella astese
CAP XII: Come visse Calosso la Rivoluzione astese
CAP XIII: Periodo e conseguente annessione alla Francia
CAP XIV: Il Piemonte torna ai Savoia
CAP XV: Il quarantennio prima dell'unità d'Italia
CAP XVI: Dall'unità d'Italia fino alla fine del secolo
CAP XVII: Il 1900
CAP XVIII: La prima guerra mondiale
CAP XIX: Il primo dopo guerra
CAP XX: Il fascismo
CAP XXI: La seconda guerra mondiale
CAP XXII: La Resistenza
CAP XXIII: I reduci e il loro ritorno
CAP XXIV: Dopo la liberazione
CAP XXV: Gocce di saggezza