Un affresco di guerra e pace in Piemonte: amicizia e amore, delusione e speranza, scandiscono l'esistenza dei personaggi, in cui anche la musica diventa autentica protagonista delle storie narrate.
Nel percorso narrativo di quest'opera troviamo il sentimento della storia, il rapporto partecipato e critico con il presente dei personaggi e con il loro passato, il senso di appartenenza alla famiglia, la ricerca delle proprie radici, il passaggio dal Regno di Sardegna all'Italia unita con la questione meridionale, la vicenda dell'emigrazione all'estero a cercare fortuna, il sopraggiungere del nuovo secolo, la tragedia della guerra mondiale e la descrizione delle tradizioni locali.
PREFAZIONE
E l'anno 1820, marzo.
Da un quinquennio il Piemonte è libero, reintegrata nei suoi diritti la dinastia dei Savoia con Vittorio Emanuele I.
Il Re sa che alcuni intellettuali hanno collaborato con il governo napoleonico, si limita a restituire gli uffici ai funzionari destituiti dai Francesi, anche se "parrucconi"; non accetta il meglio dell'esperienza politica napoleonica, vale a dire l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla Legge.
Ogni governo ha pregi e difetti tutti suoi.
Nel Piemonte non capita più che il grande Corso ordini a un vigoroso contadino al lavoro nel suo campo di seguirlo, destinandolo a finire al passaggio della Beresina o a Waterloo ...; neppure capita che faccia dimezzare l'altezza di un'abbazia (Sezzadio) per farne una scuderia.
D'altra parte è vero che la 'Nuova guida per la città di Torino' di Onorato Derossi rivela ancora attivo nel 1781 l'Ufficio della Inquisizione e ne elenca i funzionari, Ufficio che non figura più nella 'Nuova guida de' forestieri per la reale città di Torino'del 1826, dopo l'occupazione francese.
Nel Piemonte, rinnovato quindi anche da Napoleone, in una giornata del marzo 1820, due giovani, più o meno della stessa età, stanno guardando, ammirati, palazzo Madama, che risalta bianco dorato sullo sfondo azzurro del cielo terso.
Agostino, figlio di agricoltori monferrini, è studente di veterinaria, l'altro, Maurice, con l'aspetto di un giacobino, sarà medico come suo padre nel Pinerolese.
Rivivono insieme nel ricordo, l'esperienza, lontana nel tempo, di un rogo in piazza Castello, con commozione e sdegno, rivelano entrambi lo stesso anelito al fiorire di tempi nuovi.
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INDICE
Un veterinario nel Monferrato
Maurice
Capitolo I - Torino. Milleottocentoventi
Capitolo II - I tempi nuovi
Capitolo III - Un Profeta di Israele
Intermezzo ginevrino
Intermezzo torinese
Prevenire, non reprimere
Capitolo IV - Santa Maria della Bicocca
Strade del cielo
Capitolo V - Dies dominicus
Capitolo VI - Un caleidoscopio
Dal tempo all'eternità
Capitolo VII - La scoperta del mare
La valigia delle Indie (l'anello mancante)
Capitolo VIII - Insieme
Capitolo IX - Settembre 1864 (La passione di Torino)
Capitolo X - Lupus in fabula
Capitolo XI - Nella casa sulle colline (di Murisengo) 1866
Capitolo XII - Nella casa sulle colline (di Murisengo) ancora 1868-1890
Lettere dal Sud (Maurice)
14 settembre 1875 Santa Rosalia
Capitolo XIII - Carolina e Susanna
Sera dei Morti 1875
Capitolo XIV - Sentore di primavera
Intermezzo vigevanese. Polvere d'archivio
e marginali vicende umane
Capitolo XV - Costume con bautta
Intermezzo pre-quaresimale
Capitolo XVI - In treno
Capitolo XVII - Pantofole all'uncinetto
Una fotografia rivelatrice
Capitolo XVIII - "Le jour qui va finir vaut le
jour qui commence" Victor liugo
Parte seconda
La giovinezza del tenente Carlo
Si danzava
C,apitolo XIX - Intermezzo romano... e non solo romano
Una mattina di aprile al Valentino (1913)
Benedetto XV e la "Grande guerra"
Capitolo XX - Un siracusano piemontese
Dal Carso al Monte Grappa, dall'Isonzo al Piave
Natale di guerra
Capodanno 1918 con una famiglia torinese
Tra l'Asolone e il Pertica in val Cesella
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Carla Boario
GENERAZIONI
editore IL PUNTO - PIEMONTE IN BANCARELLA
edizione 2013
pagine 316
formato 14x21
brossura
tempo medio evasione ordine ESAURITO
18.00 €
18.00 €
ISBN : 978-88-98511-01-3
EAN : 9788898511013
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