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| LE GALLERIE DI SAN GIORGIO CANAVESE DALLA REGIA BEALERA DI CALUSO (1760-1764) |
| PREFAZIONE GUIDO AMORETTI Un breve tratto di muraglia antica in pietra, con tre merli ghibellini in mattoni, è tuttora visibile in San Giorgio Canavese, un resto della sua cinta che si collegava al poderoso castello dal lato assai prossimo all'attuale villa Malfatti, sulla strada che porta al castello stesso. Osservando quel moncone di struttura difensiva è facile irrunaginare la prospettiva generale della località, vista da Oriente. Dalla scomparsa porta di Molinatto, la cinta difensiva - non molto elevata - si sviluppava verso l'antico castello, curvando sensibilmente e tenen-dosi sempre a una misurata distanza dal pendio della collina di fronte. Tale cinta era preceduta da un fossatello, un ostacolo assolutamente modesto, insufficiente per svolgere una difesa decisa. Poco lontano da quel tratto correva, sino all'anno 1764, il grosso canale di Caluso; passava a quota elevata rispetto all'abitato e qualora un elemento del lungo acquedotto in legno avesse improvvisamente ceduto e il grande flusso d'acqua fosse fuoriuscito, buona parte del paese sarebbe stata allagata. Quanto sopra, un'ipotesi ardita, ma non impossibile, concorse, con altri fattori tecnici, accuratamente vagliati, a progettare due lunghe gallerie sotto la collina limitrofa per eliminare il passaggio dell'acqua del canale di Caluso vicino al paese. Fu un lavoro costoso e lungo, ma ebbe il risultato di allontanare da San Giorgio Canavese quel pericolo. San Giorgio, grosso centro del Monferrato di Mantova sino al 1631, poi del Ducato sabaudo, era un importantissimo polo commerciale, agricolo e anche di elevata vita sociale. Nel 1682 si pubblicò ad Amsterdam il celebre Theatrum Sabaudiae, nel cui volume primo (tavola n. 65 - qui in copertina) compare la bellissima incisione di San Giorgio; autore ne fu il miglior artista del Tbeatrum, Tommaso Borgonio. La legenda in alto, tesa tra lo scudo dello Stato sabaudo e lo stemma del comune è la seguente: »Antiquissimum Sancti Georgii Castrum quod nobilissimum et pulcherrimum Ars et Natura progenuit». Si unisce, con la dovuta importanza, in alto a destra, la Devise di San Giorgio: «Non per forza». La data di esecuzione della tavola è il 1675, anno in cui morì il duca Carlo Emanuele II e gli succedette il figlio minore Vittorio Amedeo II, sotto la reggenza materna. La ricchezza di San Giorgio si basò sulla frequenza con cui, tra le sue case, nacquero uomini illustri. In effetti, quasi ogni generazione ne produsse uno, nei campi più vasti dello scibile umano. Non ne nomino alcuno, perché non desidero che l'indicazione possa eventualmente mostrare le mie simpatie o l'indifferenza verso le azioni o il pensiero dei singoli. Nell'anno 1920 nacque in una modestissima casa, con accesso da un vicolo nel quartiere di Piatogna, una bambina, vivace, buona, molto intelligente, Maria Teresa (Mariuccia). Suo coetaneo la conobbi quando compiva i diciassette anni. A ventidue anni ci sposammo, in piena guerra mondiale. Visse con me per sessantuno anni e mezzo. Due figli rallegrarono la nostra unione e sei nipoti ci confermarono la gioia di avere una discendenza. Maria Teresa fu sposa e madre dolcissima, molto attaccata ai nipoti. Si dedicò all'insegnamento elementare per ben quarantuno anni. Se ne andò, quasi sommessamente, tre mesi fa, quando questo libro era già in produzione. Fu decisione comune quella di dedicare il nostro studio a Lei, schietta sangiorgese, maestra ricordata e amata da centinaia di suoi alunni, affezionata alla sua gente e al suo Canavese. |
INDICE PREFAZIONE (G. Amoretti) LA SITUAZIONE STORICA, POLITICA E MILITARE (G. Amoretti) ASPETTI RILEVANTI DEI. CANALE DI CALUSO (A. Actis Caporale) LE DUE GALLERIE DI SAN GIORGIO (S. Bertelli) IL CANTIERE (S. Bertelli) MATERIALI (S. Bertelli) COMPRENSORIO IRRIGUO DELL'ORCO (S. Bertelli) ELENCO DELLE ATTIVITA COLLEGATE AI CANALI CANAVESANI (S. Bertelli) INDICE DEI NOMI COLLEGATI NEL TEMPO AL CANALE (S. Bertelli) GLOSSARIO (S. Bertelli) ELENCO DELLE FONTI REGESTO ARCHIVISTICO REGESTO ICONOGRAFICO E FOTOGRAFICO BIBLIOGRAFIA L'APPARATO ICONOGRAFICO SCHEDATURA DELLE IMMAGINI (S. Bertelli) |
 
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