Le nuvole che navigano erano
già insieme a loro quando via volarono
da una vita verso un'altra vita.
BERTOLT BRECHT
Il racconto di un'intera esistenza colora le immagini di Fritz Baumgartner, delinea il senso di una ricerca intensa e intensamente definita attraverso il fluire rabdomantico della linea, determina l'essenza di una scrittura che travalica la realtà per entrare in un mondo di purissime intuizioni.
Intuizioni che appartengono alla sua personalità, all'evoluzione del linguaggio, alle cadenze di una visione legata a una figurazione dalla pulsante e vibrante energia espressiva.
Osservando uno dei suoi autoritratti, si riscopre quel suo sorriso che si apriva in una parola colta e misurata, in uno sguardo penetrante e contemporaneamente sprizzante della gioia di un incontro o del consueto ritorno fra i palazzi e le piazze di una Torino profondamente amata, vissuta come luogo dell'amicizia con il gallerista dell'«Approdo» Arturo Bottello, a cui si deve la proposta e la diffusione della sua opera in Italia, e non solo.
Ora la sua assenza induce a profonde riflessioni. Una pittura che si è imposta con una lenta, costante, incisiva presenza, un «corpus» di disegni dalla elevata, autentica, raffinata unicità.
Nato a Aurolzmiinster, in Austria, Baumgartner si è diplomato all'Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, dove si era trasferita la famiglia, e successivamente ha frequentato l'atelier di Oskar Kokoschka a Salisburgo.
Dopo il soggiorno parigino, dal 1956 al 1958, ha portato avanti un discorso con figure e forme immerse nello spazio atmosferico.
In ogni disegno, in ogni vetrata, in ogni dipinto, si avverte la forza di una pittura mai sottomessa alle avanguardie del Novecento, ma sempre e comunque frutto di una indiscussa misura interiore, di una straordinaria volontà di fissare una struttura architettonica o una maternità o le pagine dell'Evangeliario, pubblicato nel 1993 dalle edizioni Schnell&Steiner di Ratisbona (donato a papa Giovanni Paolo II nel 1995).
Pittura e indagine intorno alla propria interiore spiritualità, segno e volti affioranti dalle storie d'Arte Sacra, vibranti cromatismi e strutture architettoniche di un Barocco rivisitato, appartengono all'avventura di Baumgartner, alle sue incisive partiture grafico-progettuali, alle cadenze di una linea estremamente musicale, avvolgente, orfica.
E nelle sue emergenti entità con uomini e donne dalla pulsante emotività, la luce «scava nella carne delle cose e svuota la realtà delle figure e dell'ambiente stesso, per far risplendere il fascino dell'Altrove. Tutte queste immagini - suggerisce ancora Marisa Vescovo - si caratterizzano per il percorso del contorno che si chiude attorno alle forme, e si traduce in una traccia per la nostra percezione».
Attraverso la percezione di millenarie tradizioni culturali, degli aspetti sociali della civilà mediterranea, delle fiabesche visioni di villaggi e colline e vedute montane, traduce in pittura i miti della Grecia, i luoghi della Baviera, la Valle d'Aosta scandita con forza e un penetrante dinamismo, come si vede nel catalogo monografico Souvenir de la Vallée d'Aoste delle edizioni Priuli & Verlucca nel 2002.
E questo è anche il dinamismo della «suite» I nuovi disastri della guerra presentata da Luigi Carluccio nel 1976: «I caratteri del mondo che Baumgartner trasferisce sul foglio sono quelli di un Espressionismo che si allunga fino a noi con il suo carico di visione della vita nel suo divenire».
Di proprietà della Provincia di Torino, i 43 disegni appaiono come un diario di eventi, di dolorosi accadimenti, di sofferenze e di morti, di torture e di soldati che vanno in battaglia.
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The clouds, which part for them,
Travelled with them already,
When thg escaped from one life into the next.
BERTOLT BRECHT
The narrative of an entire existence colours Fritz Baumgartner's images, describes the spirit of an intensive search, which becomes rigorously defined through the rhabdomantic flowing of the lines, determines the substance of a script that exceeds beyond reality, in order to enter a world of pure intui ions. Intuitions that belong to his personality, to the development of the language, to the cadences of a vision, which unite themselves with a figuration that inherently possesses a pulsating, vibrating expressive energy.
When looking at one of his self-portraits, one rediscovers that smile of his, accustomed to opening into a cultured and measured word, into a penetrating gaze, that simultaneously radiates the delight of an encounter or of the customary return to the palaces and squares of a profoundly loved Turin, which stands for his friendship with the art dealer at Galleria L'Approdo, Arturo Bottello, to whom we are moreover thankful for the introduction and dissemination of his works in Italy.
Today, his absence induces a profound reflection. A painting that imposes with a slow, constant, incisive presence, a «corpus» of designs of an elevated, authentic and refined uniqueness.
Born in Aurolzmiinster, in Austria, Baumgartner graduated from the Academy of Fine Arts in Munich, where his family had relocated to, and subsequently frequented the Salzburg International Summer Academy under Oskar Kokoschka.
After a sojourn in Paris between 1956 and 1958, he pursued a discourse with figures and forms immersed in atmospheric space.
In every design, in every stained-glass window and picture, one felt the power of painting that never subordinates itself to the avant-garde of the 20th century, but always and nonetheless is the fruit of an undisputed interior measure, of an extraordinary will to set out an architectural structure or a Madonna with Child or the pages of the Book of Gospels, which was published in 1993 by the Regensburg publisher Schnell & Steiner (and presented to Pope John Paul II in 1995).
Painting and inquisitiveness, which have inner spirituality as their premise, signs and faces emerging from the stories of religious art in vibrant chromatic hues and architectural structures of a revisited Baroque belong to Baumgartner's adventure, to his incisive, graphically planned scores, to the cadences of an extremely musical, all-enveloping, orphic line.
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DAS ZEICHEN UND DIE FARBE
IL SEGNO E IL COLORE
THE SIGN AND THE COLOUR
LE SIGNE ET LA COULEUR
Angelo Mistrangelo
WERKVERZEICHNIS
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WERKE / OPERE / WORICS / OEUVRES
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DIPINTI
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Max Baumgartner
FRITZ BAUMGARTNER 1929-2006
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2010
pagine 432
formato 21,5x28
brossura editoriale con sovracoperta rigida plastificata
tempo medio evasione ordine ESAURITO
75.00 €
75.00 €
ISBN : 978-88-8068-465-7
EAN : 9788880684657
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