14 luglio 1961, a Courmayeur scatta l'allarme. Sul pilastro più estremo del Monte Bianco, il Pilone Centrale del Fréney, sono dispersi sette alpinisti guidati da Walter Bonatti e Pierre Mazeaud. Pioggia, neve, temporali a catena, una perturbazione che sembra non finire mai. E così l'Italia del miracolo economico, ingenua e curiosa, resta incollata alla radio e alla televisione, dove Andrea Boscione ed Emilio Fede raccontano ora per ora gli sviluppi della tragedia. Il Pilone diventa un dramma nazionale, un dramma da copertina. Questo racconto emozionante ricostruisce tassello su tassello l'avventura dei sette sfortunati alpinisti, di cui soltanto tre faranno ritorno; ma è anche la testimonianza di un'epoca ormai lontana, diversa, quando i sogni degli alpinisti sapevano scaldare i cuori della gente. La drammatica storia del Pilone Centrale del Fréney diventa un episodio simbolico che racchiude il significato dell'intera epopea dell'alpinismo classico.
PREMESSA
Alla fine, dopo mesi di attesa, la telefonata di conferma arrivò. L'appuntamento veniva fissato per un giorno dell'imminente autunno, alle 11 e 30 in punto, nel palazzo della Commission des Lois, a Parigi. « Si prega la cravatta », concludeva la voce.
Quando la porta dell'ufficio si aprì, lo vidi in fondo alla grande sala affrescata. Il presidente della Commission des Lois (la Corte Costituzionale francese) era immerso nel suo lavoro alla scrivania. Entrai e mi avvicinai lentamente. « Si accomodi », ordinò Pierre Mazeaud senza neppure alzare lo sguardo dalle sue carte.
« Mi chiamo... » iniziai, « sono qui per... Avrei bisogno che mi raccontasse del Pilone Centrale del Fréney... ». Cercavo di misurare le parole ripetendo il discorso imparato a memoria davanti allo specchio. Fin quando lo vidi alzare la mano per fermarmi.
« Lei aveva 15 minuti, ora gliene rimangono 13. Se vuole consumare il suo tempo così faccia pure... Altrimenti lasci parlare me » disse con voce risoluta. Mi zittii.
Pierre Mazeaud, il compagno di Bonatti durante i fatti tragici del luglio 1961, iniziò il racconto. Partì pacato, un po' distratto. Ma già dopo poco il tono e l'intensità del suo discorso iniziarono a farsi più decisi. Era chiaro che in lui stava scattando qualcosa. Iniziò a gesticolare e a indicare in alto immaginando la Chandelle del Pilone nella tempesta. Mazeaud sembrava un fiume in piena. Poi prese la cornetta del telefono e sottovoce ordinò di annullare gli appuntamenti successivi.
Parlò, parlò a lungo quella mattina. Lo vidi piangere, ricordarsi i suoi compagni morti: Vieille, Guillaume e l'amico Kohlmann.
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INDICE
Premessa
Parte Prima
Parte Seconda
Conclusione
Ringraziamenti
Note |
Marco Albino Ferrari
FR?NEY 1961
editore PRIULI & VERLUCCA
edizione 2013
pagine 251
formato 12,5x20
brossura editoriale con alette
tempo medio evasione ordine ESAURITO
16.50 €
16.50 €
ISBN : 978-88-9857-101-7
EAN : 9788898571017
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