PREFAZIONE
di Vera Comoli Mandracci
Venti anni di restauri partendo da una situazione di totale abbandono, dalle murature di difesa del forte completamente ricoperte da alberi ed erbe infestanti, agli edifici interni segnati dalle depredazioni, negli anni del dopoguerra, di infissi, pavimenti, arredi e di tutto ciò che era possibile trasportare: un restauro difficile, anche a fronte delle oggettive difficoltà di impianto di un cantiere non facilitato dall'orografia dei luoghi.
Ne sta emergendo un articolato intervento di ripristino e di valorizzazione funzionale che molto deve al paziente lavoro di risanamento della Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte e a Francesco Pernice in particolare, che ha puntato, attraverso tutte le testimonianze significative, sulla messa in nuova luce dei bastioni, delle cannoniere, delle volte a prova di bomba, della complessa rete idrica antica collegata alle cinque grandi cisterne d'acqua che potevano servire quasi mille uomini.
Del lavoro di restauro - e l'attenzione ha toccato la ricerca degli inerti dal colore giusto per le malte, studiando il cambiamento di corso del fiume Lemina e la diversa consistenza e colorazione assunta dalle sabbie nel nuovo letto fluviale - questo libro dà una testimonianza utile e fedele. Al di là del nucleo medievale della parte alta non ancora oggetto di restauro e per certo debitore di studi e ricerche ad hoc, il rilievo e l'ampia documentazione fotografica mettono in luce la complessità del tema e i molti problemi tecnici intervenuti in corso d'opera; l'attenzione è stata puntata - giustamente - sulle incisive trasformazioni morfologiche e d'uso intervenute con le recenti trasformazioni del XX secolo, dall'uso per prigionieri di guerra nel 1916 alla destinazione a sede del Consorzio Cooperativo Antifilosserico del 1923, con i grandi interramenti dovuti alla piantumazione sperimentale dei vigneti nei bastioni, fino alle modifiche tra le due guerre per adattamento, ancora, a carcere militare.
La suggestiva bellezza del forte - e già ne sono state date le ragioni nel libro Il Forte di Gavi M età moderna e contemporanea del 1994 per la collana della Cassa di Risparmio di Alessandria "Città e fortificazioni nell'Alessandrino" - sedimenta dunque processi e fenomeni complessi e stratificati la cui lettura storico-critica e la cui valorizzazione sono indirizzate a restituire un grande monumento e una grande emergenza ambientale alla cultura e al paesaggio. |
INDICE
PREFAZIONE
di Vera Comoli Mandracci
IL FORTE DI GAVI
di Francesco Pernice
Un forte e il suo paesaggio
Lineamenti storici
Il restauro interno
I restauri esterni
Premessa ai documenti
Stato di consistenza del Forte di Gavi
al 1° marzo 1916 per la consegna al Comando del reparto prigionieri di guerra da parte della direzione del Genio Militare di Alessandria
Una breve relazione dal campo di prigionia |
Francesco Pernice
IL FORTE DI GAVI
editore CELID
edizione 1997
pagine 76
formato 20x20
brossura
tempo medio evasione ordine 6 giorni
8.00 €
5.60 €
ISBN : 88-7661-286-6
EAN : 9788876612862
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