Appare finalmente in volume, dopo trent'anni, questo stupendo romanzo
di sapore manzoniano, cui Augusto Monti, scrittore classico nella sua
modernità, ha dato protagonisti legati con un filo d'amore ai "Sanssossi".
Rivive Torino nell'imminenza della rivoluzione francese, quando la borghesia
produttrice attratta dall'illuminismo acquista coscienza dei valori democratici,
contro la Inquisizione e l'assolutismo.
Perchè Augusto Monti ha deciso di tradurre Don Pipeta l'Asilè
dal piemontese all'italiano? Premesso che in realtà si tratta
di una ripresentazione libera e non di una traduzione, sentiamo da lui
stesso:
"Da sei mesi mi son sobbarcato alla divertente fatica di voltare
il gran romanzo dialettale dalla lingua padre-il piemontese-nella lingua
madre, per diletto e beneficio dei lettori: a me Don Pipeta piace non
perchè antico ma perchè moderno, non perchè del 1715,
ma perchè di ieri e quasi quasi di oggi, 1951". Il fascino
del romanzo deriva dalla sua attualità.
"Romanzo d'avventure? Giallo? Romanzo di appendice? Roba da Arena?
Si. Ma anche in ciò è la sua attualità, la sua popolarità.
La vita, le avventure, gli imprevisti, le emozioni di tanti di noi durante
i venti anni di fascismo... il romanzo giallo di tutto il popolo... Don
Pipeta l'Asilè, Il Figlio della Vedova, Pietracqua,
il traduttore, ricordo di un passato più o meno remoto, monito
per il futuro...".
Chiunque può oggi constatare che si tratta di opera genuina, sana
letteratura, e come tale di valore perenne.
|
INDICE
IL GIACOBINO MONTI (di Andrea Viglongo)
PROLOGO
-La gargotta di Vicolo delle Ansie
-Gli orecchini della spia
-La festa del Corpus Domini
-D'ordine del Santo Uffizio
-Battista e... madamina Massa
-Morto che si muove
PARTE PRIMA
-Le serate del Tintore
-Un notaio senza "istrumenti"
-La morte di Pietro Giannone
-La confraternita dei Liberi Muratori
-La trovata di Vincenzo
-La sorpresa
-Quel che si guadagna a far certi scherzi
-Complicazioni
-Macchinazioni
-Stefano e l'acetaio in vena di confidenze
-Tò, chi si rivede
-Un'agonia
-Il professor Parodi e un curioso "quiproquo"
-Padre e figlio
-L'amicizia di un artista
-La "Vedova" all'opera
-Fatalità di un equivoco
-Fine di uno stoico
-Una sentenza ben mite
PARTE SECONDA
-Antiche conoscienze
-Vocazione imprevista
-Un intrigo
-Il celebre predicatore
-L'arresto di Battista
-In viaggio
-Digestione interrotta
-E Don Pipetta?
-Incontro inaspettato
-Sentimento, lussuria e paura
-La "giustizia" del Cardinale
-Il Santo di Porta Palazzo
-La filosofia di Padre Angelico
-Battista prega
-Ancora Vincenzo
-Ritorno in famiglia
-L'inondazione del Sesia
-Una foglia d'erbarosa
EPILOGO
|
Augusto Monti
IL FIGLIO DELLA VEDOVA
editore VIGLONGO
edizione 1978
pagine 528
formato 15x21
rilegato con sovracoperta colori
tempo medio evasione ordine a richiesta
20.00 €
18.00 €
ISBN :
EAN :
|
|